Sextortion: aumento vertiginoso di vittime minorenni

29.08.2022

(Anita Pascarella) - Negli ultimi anni stanno crescendo vertiginosamente i casi di sextortion in danno di minorenni compresi fra i 15 e i 17 anni ed anche più piccoli.

Le segnalazioni ricevute dalla Polizia Postale sono già circa un centinaio.

Il fenomeno parte da adulti e/o organizzazioni criminali, le vittime sono ragazzi ingenui, spinti a quell'età dalla curiosità.

Tutto inizia con qualche chattata sui profili social di ragazzi e ragazze, seguono apprezzamenti e like per le foto pubblicate, si passa poi alle video chat e le richieste si fanno man mano più spinte.

Si tratta di un metodo di estorsione utilizzato da criminali per ricattare una persona sulla base di immagini o filmati che mostrano la vittima mentre compie atti sessuali (masturbazione) e/o nuda; verrà poi richiesto del denaro e in caso di mancato pagamento si è minacciati di diffondere il materiale tra tutti contatti, amici e parenti.

I poveri minori spesso sono portati a soccombere, a chiudersi in sé stessi ed evitare di confidarsi soprattutto con i propri genitori, spinti dalla vergogna, proprio per questo motivo il fenomeno è sottostimato.

I consigli della polizia postale:

  • Mai cedere al ricatto pagando le somme richieste. Non smetteranno di chiedere denaro se si paga, ma anzi capiranno che hai disponibilità economica e si faranno più insistenti;
  • Non bisogna vergognarsi per aver condiviso immagini intime con sconosciuti. A quella età si è curiosi e inesperti e spesso le persone che fanno queste cose sono criminali organizzati che conoscono le fragilità dei ragazzi;
  • Non cancellare i messaggi scambiati con gli estorsori, non chiudere i profili social su cui ai viene contattati, ma fare gli screen shot delle conversazioni e delle minacce e del profilo dell'estorsore;
  • Fare una segnalazione sul nostro portale www.commissariatodips.it per chiedere aiuto, da soli è più difficile risolvere questo tipo di problemi;
  • Parlarne con i genitori o con un adulto di fiducia, che sapranno come essere di aiuto per gestire la situazione;
  • Chi ha più di 14 anni può sporgere una denuncia, anche in modo autonomo, in qualsiasi ufficio di Polizia.

Consigli per i genitori:

Se ai propri figli capita qualcosa di simile:

  • Non bisogna giudicare irresponsabile il loro comportamento, ma valutare che la vergogna e il senso di panico che possono provare li mettono a rischio di compiere atti impulsivi;
  • Ascoltare quanto i figli raccontano, acquisire con calma tutte le informazioni e rassicurarli che non sono i soli ad essere incappati in questo tipo di situazioni;
  • Procurarsi gli screenshot delle conversazioni con gli estorsori e recarsi quanto prima in un ufficio di Polizia per sporgere una denuncia: la tempestività in questi casi è fondamentale per risolvere al meglio le indagini.
  • Non cancellare immagini, video e non chiudere i profili social prima di aver fornito queste informazioni alla Polizia;
  • Fare una segnalazione su www.commissariatodips.it e chiedere informazioni e supporto, se occorre.