S. MARIA C. V., Volti femminili e linguaggi artistici in Manet, Monet e De Nittis all’UniTre col prof. Di Sandro

28.02.2024

All'Università della Terza Età di Santa Maria Capua Vetere, è stato organizzato un interessante incontro sui volti femminili e linguaggi artistici nei lavori di grandi artisti del passato come Edouard Manet, Cloude Monet e Giuseppe De Nittis all'UniTre. Relatore il prof. Ermanno di Sandro, critico d'arte, che ha entusiasmato la platea con la sua verve e la sua spiccata passione per l'arte. I commenti sulle forme sinuose e la prorompente e raffinata sensualità delle donne dipinte su tela hanno catturato l'attenzione degli astanti ai quali veniva spiegato il significato della pittura impressionista, sui contrasti tra luci ed ombre delle opere, sui visi tristi, pelli bianche delle donne della Belle Epoque. Il Professor Di Sandro è Associato presso l'UNITRE di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), a partire dall'anno 2023-'24.

L'evento ha visto la partecipazione del prof. Bartolomeo Valentino, esperto di morfopsicologia. Egli ha spiegato la morfopsicologia dei volti e come il pittore, pur non proprio conoscitore di tale scienza, ne abbia intuito il rapporto tra volto ed emotività. All'epoca tra l'altro, la morfopsicologia non era ancora una scienza, tale interesse scientifico si è avuto molto dopo.

La moderazione della conferenza è stata affidata alla prof.ssa Giuliana Scolastico.

La conferenza si è rivelata "intensa e magnifica, ricca di spunti e tanta positività", ha commentato Di Sandro.

Biografia Ermanno Di Sandro

Ermanno Di Sandro (Providence, 7 dicembre 1958) è un architetto, scrittore, critico d'arte e d'architettura, docente e artista italiano. Nasce da genitori italiani emigrati negli U.S.A. nel 1956, Tullio Di Sandro e Filomena Pellegrino, coinvolti nel naufragio della turbonave italiana Andrea Doria, durante le cui operazioni di salvataggio perde conoscenza e poi la vita la sorella Norma Di Sandro,

Ermanno Di Sandro scopre inoltre di essere il principale discendente del grande artista e cesellatore fiorentino Antonio Di Sandro (XVI secolo), maestro e precettore del sommo Benvenuto Cellini, grazie ad un accurato studio dell'albero genealogico della sua famiglia, nel 1981.

Si trasferisce dagli U.S.A. in Italia con la famiglia all'età di otto anni, e vive a Portici dal 1967 al 1993. Si iscrive alla facoltà di architettura presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II nel 1978, dove segue con profitto i corsi, tra gli altri, degli accademici Francesco Starace, Renato De Fusco, Donatella Mazzoleni, Aldo Loris Rossi e Lucio Morrica, che saranno di grande impatto, formazione e insegnamento per il futuro e le sue linee architettoniche. In particolare lo influenzeranno per l'intera vita due opere di Aldo Loris Rossi, il Complesso parrocchiale di Santa Maria della Libera, a Portici, a pochi passi da casa sua e che studierà nei minimi dettagli con il suo gruppo di studio, e la Casa dei lavoratori portuali a Napoli, visitata da studente poco dopo il suo completamento, nel 1980, grazie proprio a Donatella Mazzoleni. Si laurea in Architettura con 110 e lode con una tesi sperimentale sul recupero e rivitalizzazione delle cavità sotterranee, dello strato archeologico greco-romano e della mobilità del Centro Antico di Napoli con un sistema integrato costituito da un mini metro Otis e tappeti e scale mobili, ed esercita la libera professione per alcuni anni, collaborando con vari studi di progettazione e di design, restauro ed urbanistica. Progetta e realizza manufatti architettonici, di arredo, decorativi, in ferro, d'interni, ma altri rimarranno sulla carta come semplici studi progettuali.

La sua architettura si evolve nel tempo: originariamente di stampo organico (Frank Lloyd Wright), nella piena maturità sembra avvicinarsi sempre più alle libere forme del Decostruttivismo di Zaha Hadid e Frank Gehry. Tra le arti visive predilige il collage e le tecniche a china o miste. Pubblica tra gli altri alcuni studi e ricerche in materia urbanistica sul mensile Archeologia (1986-1987), e strutturale, come quello su un innovativo tipo di nodo illustrato sulla rivista Acciaio (aprile 1988).

Si cimenta successivamente nel campo della critica artistica, presentando alcune personali e mostre di artisti contemporanei, come lo scultore Ernesto Caiazza e la pittrice Maria Teresa Protettì: per quest'ultima elabora una critica pubblicata anche in lingua cinese e citata da fonti giornalistiche. Il suo nome è riportato nel Catalogo dell'Arte Moderna Italiana (2005, Editoriale Giorgio Mondadori). Scrive numerose recensioni critiche.

Si presenta come narratore solo nel 2007 con Le insorgenze del cuore - Naufragio sull'Andrea Doria (Lupo Editore). Il libro è dedicato a sua sorella, Norma Di Sandro, la più piccola vittima dell'affondamento dell'Andrea Doria avvenuto nel 1956, e, scritto giusto a distanza di 50 anni dall'evento, riporta una nota in quarta di copertina del celebre scrittore e regista Federico Moccia. Uno dei romanzi successivi s'intitola Bella Addormentata (Andrea Doria 1956), Bel-Ami edizioni (2013), con introduzione della Prof.ssa Giuseppina Scognamiglio (collaboratrice del Prof. Pasquale Sabbatino in importanti pubblicazioni, nonché critica letteraria - tra gli altri - dello scrittore Pino Imperatore). Alcuni suoi volumi sono inseriti nel SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale).

Presenterà numerose personali, collettive e manifestazioni d'arte e culturali, ma anche opere di grandi artisti italiani del passato (Caravaggio e Leonardo da Vinci – 2018-'19), mentre si intensifica la sua attività di critico d'arte soprattutto a partire dal 2014; viene inserito anche in giurie per la premiazione di concorsi d'arte e fotografici.

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