REGIONE, Smart working, al via indagine consigliera di Parità sull’utilizzo del lavoro agile nelle aziende

10.04.2021

 L'Ufficio della Consigliera Regionale di Parità sta svolgendo un'indagine conoscitiva sull'utilizzo del lavoro agile (smart working) nelle Aziende del territorio campano operanti nei settori privati della produzione.

L' aumento del carico di lavoro e di cura per chi è stato/a costretto/a a stare in casa durante il periodo di lockdown, e la didattica a distanza (DAD) sembrerebbero aver esasperato la tradizionale asimmetria di genere nella cura dei figli.

In ossequio ai compiti istituzionali, di cui all'art. 15 del D. L.gs. 198/06, circa la rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere nel mondo del lavoro, al fine di svolgere le funzioni promozionali di garanzia contro le discriminazioni è stata avviata dalla Consigliera di Parità della Regione Campania, Domenica Marianna Lomazzo, una indagine che intende proprio mettere in luce ed analizzare quali ricadute le soluzioni emergenziali, dovute alla prevenzione della diffusione del contagio della SARS-COV2, abbiano avuto realmente su entrambi i generi.

L'indagine si propone, inoltre, di approfondire la conoscenza della tipologia, dei settori di produzione, delle dimensioni delle Aziende campane che hanno utilizzato il lavoro agile (smart working) anche e soprattutto in relazione alla situazione pandemica da SARS-COV2 che nell'ultimo anno ha notevolmente complicato la condizione lavorativa ed in che modo lo smart-working abbia pure arginato il ricorso alle dimissioni dal lavoro per motivi legati all'impossibilità di conciliazione vita di cura e vita di lavoro, tenuto conto che, dai dati 2020 dell'Ispettorato interregionale del lavoro, trasmessi all'Ufficio della Consigliera regionale di Parità, non emerge una sostanziale differenza rispetto ai dati del 2019 circa le dimissioni ex art. 55 del d.lgs.151/01.

Il lavoro agile (c.d. "smart working"), introdotto nel nostro ordinamento per il settore sia privato che pubblico con la legge 81/17 ed inteso come modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato per incrementare la produttività ed agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, si è rivelato uno strumento utile a cui ricorrere nei settori dove era possibile, durante il periodo dell'emergenza, sia per prseguire nella produzione sia per evitare i licenziamenti. Sicuramente è oggi una reale "tipologia di lavoro" che necessita di una regolamentazione più puntuale.

L'indagine, per la quale è stata richiesta la fattiva e preziosa collaborazione delle Associazione datoriali del territorio campano, quindi, pone l'accento sulla distribuzione dell'utilizzo del lavoro agile tra generi, onde evitare qualsiasi tipo di discriminazione lavorativa.

I risultati possono rappresentare l'occasione per sollecitare innovazione e cambiamenti significativi anche relativamente al tradizionale svolgimento dell'attività lavorativa.