Raiz canta Sergio Bruni al teatro Bellini di Napoli.

29.10.2023

(Anita Pascarella) Raiz, nome d'arte di Gennaro Della Volpe, è un cantautore e attore napoletano, nato il 22 aprile 1967.

Lo pseudonimo "Raiz" deriva dall'arabo, fu preso come punto di riferimento il capo della tonnara siciliana che veniva chiamato in questo modo.

Nel 1991, quando Gennaro Tesone (Gennaro T, batterista) e Giovanni Mantice (Orbit, chitarrista), riformarono il gruppo degli Almamegretta, Raiz ne divenne la voce, fu l'album "Anima migrante" a segnarne il debutto.

Gli Almamegretta furono tra i principali antesignani dell'etno-dub italiano.

Nel 1995 la band pubblicò l'album "Sanacore".

Il nome "Almamegretta" deriva da un precedente gruppo formato da Gennaro Tesone e significa «Anima migrante, tratto da un dialetto che sta a cavallo tra il tardo latino e gli inizi del volgare…».

Nel 1998 nacque il terzo lavoro discografico, "Lingo", seguito l'anno successivo da "4/4".

A partire dal 2001 Raiz iniziò ad occuparsi di progetti in cui non era direttamente coinvolta la band, collaborò con gli Orchestral World Groove di Gaudi e partecipò all'opera teatrale "Brecht's Dance" con i Cantieri Teatrali Koreja.

Successivamente iniziò la sua carriera da solista: lasciò temporaneamente gli Almamegretta per lavorare con produttori come Roberto Vernetti e Paolo Polcari (ex Almamegretta).

A maggio del 2004 pubblicò il suo primo album da solista, "Wop", soprannome attribuito negli Stati Uniti agli emigrati italiani che lavoravano senza documenti.

Il suo terzo album da solista, "YA!" risale invece al 2011, mentre l'anno successivo pubblicò il cd "Casa" con i Radicanto. "Casa" fu l'unico cd italiano nel settembre 2012 nella top ten della World Music Chart of Europe, nonché vincitore del Premio Tenco.

Nel 2013, Raiz ritornò stabilmente negli Almamegretta, con cui aveva già ricominciato a suonare live nel 2011 in occasione della ventennale della nascita della band. Nel febbraio dello stesso anno, il gruppo partecipò al Festival di Sanremo 2013 e a fine maggio fu pubblicato l'album "Controra".

Nel 2014, Raiz realizzò il CD "Dago Red" in collaborazione con Fausto Mesolella, storico chitarrista degli Avion Travel, con cui vinsero la Targa Tenco nella categoria interpreti.

Nel 2016, gli Almamegretta pubblicarono l'album "Ennene (Goodfellas)", di cui nel 2017 uscì una versione completamente remixata, "Ennene Dub".

Nel 2018 Raiz ricevette il Premio DiscoDays.

Nel 2021 pubblicò l'album Napoli C.le/ Düsseldorf con Lucariello.

Raiz è da sempre appassionato di cinema e televisione:

  • Compose la colonna sonora di "Luna Rossa" di Antonio Capuano;
  • Partecipò alla colonna sonora di remake di "Passione" (film dedicato alla canzone napoletana diretto da John Turturro) con gli Almamegretta, realizzando un remake di "Nun te scurdà".
  • Nel 2021 il suo singolo "Aria", apre la prima puntata dell'ultima stagione di Gomorra.

Non solo…

Raiz è anche attore e ha lavorato sia per il cinema che per la televisione, dando il suo contributo allo straordinario successo di "Mare fuori" a cui ha partecipato anche con le sue doti canore, eseguendo alcuni brani in collaborazione con i colleghi: Stefano Lentini, Matteo Paolillo, Lolloflow e Carolina Gentile.

In "Mare Fuori", l'artista interpetra il personaggio di don Salvatore Ricci, boss e padre di Ciro (interpretato da Giacomo Giorgio) e Rosa (Maria Esposito).

"Si ll'ammore è 'o ccuntrario d''a morte".

Il 24 febbraio 2023, Raiz ha realizzato un album per omaggiare Sergio Bruni (cantautore, chitarrista e compositore napoletano), nato a Villaricca il 15 settembre 1921 e deceduto il 22 giugno 2003.

Non si tratta però del primo omaggio a Sergio Bruni, la cui memoria fu già citata nel 2007, insieme a quella di altre importanti personalità napoletane, nel brano "'Nu Napulitano" di cui scrisse la musica e il testo in collaborazione con Nino D'Angelo, inserito nell'album di quest'ultimo, "Gioia Nova"; questo pezzo fu anche proposto alla commissione selezionatrice del Festival di Sanremo, ma senza esito.

È proprio da questo lavoro che è derivata la serata del 27 ottobre presso il Teatro Bellini di Napoli, "Raiz canta Sergio Bruni. Si ll'ammore è 'o ccuntrario d''a morte".

Gli spettatori sono da subito stati proiettati all'interno di una dimensione estraniante, ipnotica, scaturita dall'atmosfera buia con le luci provenienti solo dal fondo scenico con cambi di colore tra il blu e il violetto e incantati dalla calda voce dell'artista, accompagnato da uno straordinario gruppo.

La band era composta da: Giorgio Vendola (contrabbasso), Francesco De Palma (batteria), Giovanni Chiapparino (fisarmonica) e Giuseppe De Trizio (chitarra).

Raiz ha ammesso lui stesso di essere fortemente emozionato già dopo aver cantato i primi brani: "Ho provato un'emozione tangibile, una captatio benevolenti, ecco mo mett propij a lengu int o pulit… Mi trovo nel cuore della città a cantare il cuore della musica della città. Se mi emoziono così vuol dire che qualcosa sta succedendo, grazie per essere parte di questo qualcosa. Io ho chiesto se al maestro Bruni che è una persona che ho conosciuto soltanto per un momento, in una rapida stretta di mano, in una cerimonia tenuta all'interno dell'Università di Napoli, una commemorazione, una cosa organizzata dal maestro De Simone e so dai racconti del maestro Palomba, che è qui presente e saluto e ringrazio infinitamente per aver collaborato alla stesura di questo disco. I racconti mi dicono che il maestro Bruni era una persona molto spigolosa, quindi dico "ma chissà..", poi ho avuto un confronto anche con le figlie, tutti e due mi hanno detto "no, a papà il tuo lavoro sarebbe piaciuto", io mi fido della genetica, perché la genetica non mente e allora mi illudo che al maestro Bruni possa piacere questo lavoro appassionato e molto, molto rispettoso. Una cosa però io direi al maestro Bruni, maestro io onoro la vostra musica, ma c'è dell'altro, la vostra musica è diventata talmente simbiotica col cuore della città che alla fine è la musica di tutti, è la vostra musica perché voi l'avete scritta, ma è la musica di tutti noi che abbiamo gioito, celebrato cerimonie, festeggiato matrimoni, pianto morti con la vostra colonna sonora… e allora se voi siete la voce di Napoli e io sono napoletano, parafraso una cosa molto celebre… se voi siete la voce di Napoli e io sono napoletano, allora a vocia vostra è pur a vocia mij…".

Il pubblico è stato coinvolto appieno nel tumulto di emozioni provate dall'interprete che è riuscito a trasmettere perfettamente tutte le sensazioni che stava provando in quel momento.

Raiz nel corso della sua carriera è stato anche influenzato dal maestro Bruni per quanto concerne la realizzazione dei propri pezzi, difatti ha deciso di inserirne uno in scaletta…

"Questo pezzo non appartiene al repertorio del maestro Bruni, ma in qualche modo è derivato dal repertorio del maestro Bruni, è un pezzo che ho scritto io e mi hanno fatto il grande onore di annoverarlo nel quaderno dei classici napoletani; quindi, credo che mi sopravviverà in qualche modo. È un pezzo che senza l'ascolto del maestro Bruni non avrei potuto produrre, perché Bruni è qualcosa che mi è stato imposto quando ero giovane… imposto non nel senso etimologico, non mi è stato imposto con la violenza o la cattiveria, né io non lo volevo sentire, no stava lì nell'aria. Io lo ascoltavo, lo ascoltavo, senza sapere di stare imparando un sacco di cose, la grammatica del napoletano, la grammatica della lingua, dell'esposizione, di come si canta una canzone napoletana, non lo so, forse tutta questa cosa costruisce una memoria di una persona che poi si trasmette forse col DNA, chi lo sa, non lo sappiamo, però Bruni è stato questo, quindi quando sono andato a scrivere, quando ho fondato con i miei soci, la mia famiglia gli Almamegretta o abbiamo fatto un progetto che voleva mettere insieme canzone napoletana e l'elettronica, il trap, tutta la sperimentazione e osare con la canzone napoletana altri orizzonti, Bruni mi è tornato non utile, è stato fondamentale, perché io cantavo con quello che conoscevo, con la musica di Bruni", è stata questa la commovente introduzione a "Nun te scurdà".

"Bella si tu venisse ind''a sti braccia" è il brano da cui Raiz ha scelto di trarre il titolo dell'album omaggio per Sergio Bruni, "Si l'ammore è o cuntrario d''a morte", non poteva quindi evitare di presentarlo spiegando come fosse nato il titolo di questo progetto.

"... L'ammore è o cuntrario d''a morte, ha la stessa forza dell'amore la morte e la redazione di questo disco io la devo soltanto al maestro Palomba che sta qui e che risaluto... Salvatore mi ha guidato, mano nella mano come si fa con un fratello minore, suggerendomi i titoli di questo disco, mi ha dato una rosa di possibilità... Salvatore è una persona a cui non sfugge niente... Ho scelto un pezzo e lui mi ha detto: "ma verament vuo fa stu piezz?" e si chiama "Bella si tu venisse ind''a sti braccia", mi ha detto che è un pezzo che lui ha scritto simmetricamente con la musica di Bruni, ha scritto come se fosse uno di quei canti devozionali della Madonna del 600, quasi come se fosse una cantica di chiesa, eppure è un canto eroico. Questa cosa qui, ancora una volta c'è una corrispondenza, non so se voluta, casuale, è il Mediterraneo che ci fa fare queste cose di mischiare erotismo e sacro. "Il Cantico dei Cantici" è un libro che sta nel canone biblico, potrebbe essere un nuovo libro di assoluto ascetismo e sacertà, in realtà è veramente un poema erotico, proprio come le mille e una notte, e c'è questa corrispondenza con il Cantico della Madonna, quasi come se fosse una canzone di un libro".

Altro momento memorabile della serata è stato quello dello sketch in cui ha deciso di interpretare il suo modo di essere nella vita reale interfacciandosi con quello che è il suo personaggio in "Mare fuori" e cantando "Guapparia" come se fosse interpretata da don Salvatore Ricci.

Raiz ha parlato chiaramente dell'inaspettato successo di "Mare fuori", la recitazione, come il canto, per lui è una vocazione che ha deciso di trasformare in mestiere, non è una perdita di tempo e non intende fare il cantante, ma si sente anche attore.

La scena è più o meno iniziata così…

"Tutti quanti lo chiamano don Salvatore, ij o chiamm Salvator perché c'ho un po' di confidenza… Quindi l'ho chiamato e gli ho detto: "Salvatò, ma scusat…", poi però gli ho dato il voi perché comunque è nu fatt e rispett, allora dico: "Salvatò, ma scusat, ma vuj, tra tutti i pezzi che Sergio Bruni ha cantato o interpretato anche, ci sta qualche pezzo insomma, che a voi piace di più, vi è piaciuto di più, mi potreste suggerire?"

E lui mi ha detto: "eh si c sta nu piezz, ma nun è cos p te, pcché si tropp nu bravu uaglion".

Ed è così che Raiz ha scelto di far interpretare il pezzo "Guapparia" al suo Salvatore Ricci.

A seguire il primo pezzo da lui scritto con gli Almamegretta, "Respiro".

Al termine del concerto Raiz, dopo la sua prima uscita di scena ha continuato ad essere molto acclamato dal pubblico e per accontentarlo, anche se non ne ha l'usanza, ha deciso di replicare un brano che ha molto a cuore e che secondo lui non stanca mai, si potrebbe cantare molteplici volte, "Carmela".

SCALETTA

  • Na bruna
  • 'A fata d''e suonne
  • Napule doceamara
  • Amaro è 'o bene
  • Carmela
  • Che lle conto
  • Indifferentemente
  • Nun te scurdà
  • Napule è mille ferite
  • Bella si tu venisse
  • Che miracolo
  • Guapparia
  • Respiro
  • Palcoscenico
  • Era de Maggio

Raiz gode di un rapporto molto caloroso con i suoi fan e in generale con il pubblico che lo segue, difatti dopo il concerto ha deciso di fermarsi per fare foto, da lui definite "doverose" e già questo lascia intendere la sua volontà di donarsi con umiltà, concedendosi anche gli autografi e qualche chiacchiera.

LA CORNICE

Quello di Raiz, non solo è stato uno spettacolo imperdibile, ma si è svolto anche in una cornice storica, uno dei teatri più importanti di Napoli dotato di una struttura a forma di ferro di cavallo, cinque ordini di palchi e un loggione con pareti ricoperte di velluto rosso, lo stesso materiale da cui sono composte le poltrone. La struttura a forma di ferro di cavallo permette inoltre agli spettatori di godere ovunque, di un'ottima visuale.

Il Teatro Bellini fu fortemente voluto, nel 1864, dall'avvocato napoletano barone Nicola Lacapra Sabelli che lo commissionò all'architetto Carlo Sorgente, sito in quella che è l'attuale via Bellini, nell'ambito della cosiddetta bonifica delle Fosse del Grano, un piano di ristrutturazione urbanistica della zona comprendente il Museo Nazionale, Port'Alba e il Conservatorio di San Pietro a Scampia, dove in quegli stessi anni furono costruite anche l'Accademia delle Belle Arti e la Galleria Principe di Napoli.

Inizialmente fu realizzato un teatro a pianta circolare, con un solo ordine di palchetti e due ordini a loggia continua, capace di ospitare 1200 spettatori e inaugurato nel 1864 con l'esibizione del Circo Guillaume (della famiglia di Tontolini), per ben cinque anni ospitò soprattutto spettacoli circensi ed equestri e qualche rappresentazione lirica.

Il barone Lacapra Sabelli, successivamente fu eletto deputato del Regno nel collegio di Vasto e tralasciò l'avvocatura per fare l'impresario, volle quindi ampliare il teatro per rappresentarvi soprattutto opere liriche, e chiese all'architetto Sorgente di ristrutturarlo ispirandosi all'Opéra-Comique di Parigi, fu così che nacque la struttura che conosciamo oggi.

COLLABORAZIONI

Fra le collaborazioni a cui ha partecipato, ne vanno ricordate alcune in particolare, fra cui:

  • Pino Daniele duetto in Canto do mar tratto dall'album Dimmi cosa succede sulla terra (1997)
  • Collabora al testo e alla musica del pezzo 'Nu Napulitano con Nino D'Angelo, dal CD Gioia Nova (2007)
  • Teresa De Sio in My Life Is Going to Change nel progetto corale Teresa De Sio presenta Riddim a sud (2008)
  • Daniele Silvestri duetto in Precario è il mondo tratto dal CD S.C.O.T.C.H. (2011)
  • Enzo Avitabile duetto con in Aizamm' na mana tratto dal CD Black Tarantella (2012)
  • Pacifico duetto in Dolce Sia L'Estate (l'estate di chi sa) tratto dal CD Una voce non basta (2012)
  • Radicanto nella rivisitazione e riarrangiamenti di alcune delle sue più belle canzoni con Almamegretta e solista nell'album Casa
  • Fausto Mesolella nel 2014 pubblica il CD Dago Red per Arealive/CNI
  • Enzo Gragnaniello duetto in "Misteriosamente" tratto dall'album "Misteriosamente" (2015)
  • Stefano Lentini nella colonna sonora della serie TV Mare fuori (2020)
  • Enzo Gragnaniello duetto in " 'O razzismo" dall'album  Rint''o posto sbagliato (2021)

FILMOGRAFIA

Come già detto, Raiz è non solo cantante, ma anche attore, mestiere che svolge per scelta con altrettanta passione.

Fra i film a cui ha partecipato vi sono alcuni titoli annoverati sia per il CINEMA che per la TELEVISIONE. Il ruolo che lo ha portato al vero successo è, senza alcun dubbio, quello di don Salvatore Ricci, il boss di "Mare fuori", padre di Rosa e Ciro.

CINEMA

  • Cuore scatenato, regia di Gianluca Sodaro (2000)
  • Aspettando il sole, regia di Ago Panini (2008)
  • Passione, regia di John Turturro (2010)[5]
  • Tatanka, regia di Giuseppe Gagliardi (2011)
  • Ammore e malavita, regia dei Manetti Bros. (2017)
  • L'agenzia dei bugiardi, regia di Volfango De Biasi (2019)
  • 7 ore per farti innamorare, regia di Giampaolo Morelli (2020)
  • Mixed by Erry, regia di Sidney Sibilia (2023)

TELEVISIONE

  • L'ispettore Coliandro 6, regia dei Manetti Bros. - serie TV , episodio 3 "Il team" (2017)
  • Mare fuori, serie TV (2020-in corso)
  • I bastardi di Pizzofalcone - Terza serie, regia di Monica Vullo - serie TV, episodio 9 "Nozze" (2021)
  • Diversi come due gocce d'acqua, regia di Luca Lucini – film TV (2022)

DISCOGRAFIA

Con gli Almamegretta

Album in studio

1993 - Animamigrante

1995 - Sanacore

1996 - Indubb

1998 - Lingo

1999 - 4/4

2001 - Imaginaria

2002 - Venite! Venite!

2013 - Controra

2016 - Ennenne

EP

1993 - Figli di Annibale

Singoli

1996 - Sanacore Reprises

2001 - Fattallà

2001 - Fa' ammore cu'mme

2010 - Nun te scurda' (Passione version)

Con Lucariello

Album in studio

2021 - Napoli C.le / Düsseldorf

Da solista

Album in studio

2004 - Wop (Phoenix)

2007 - Uno (Universal Domestic)

2011 - YA! (Universal)

2014 - Dago Red (Arealive/CNI) con Fausto Mesolella

Singoli

Scegli me

Wop

Uno