Portico di Caserta, "Carri, ritmi e pastellessa".

31.01.2023

(Anita Pascarella) Dopo tre anni a Portico di Caserta è finalmente tornata una festa di origini antichissime, quella dedicata a Sant'Antuono, che è sulla via del riconoscimento da parte dell'UNESCO come Patrimonio immateriale della cultura mondiale.

L'evento si dirama in cinque giornate di festeggiamenti, iniziati il 22 gennaio e conclusisi domenica 29.

Sicuramente di fondamentale importanza, a parte la tipica tradizione dei bottari, sono: la processione del santo, gli stand gastronomici con prodotti tipici del posto, i giochi della tradizione, gli spettacoli pirotecnici.

I principali spettacoli sono confluiti tutti nella piazza principale della città, quella antistante il municipio, Piazza della Rimembranza, dove sono giunte anche le esibizioni dei diversi carri.

Vanno ricordati i fuochi tradizionali "'O ciuccio 'e fuoco, 'o puorco, 'a signora 'e fuoco e 'a scala e fuoco", uno spettacolo particolare, in cui i fuochi non salgono in aria, ma fuoriescono da riproduzioni per lo più in cartapesta delle immagini sopra menzionate; a cui le persone hanno avuto l'onore di assistere domenica mattina.

Per quanto concerne i prodotti tipici, vanno principalmente ricordati: la pastellessa (pasta con le castagne) ed i vini di produzione artigianale e concimati come da tradizione, tutto quindi interamente biologico, questi ultimi messi a disposizione su uno stand dell'Azienda agricola Salsillo.

La patellessa non è soltanto un piatto tipico tradizionale, ma anche un ritmo del carro stesso, si dice infatti "suoniamo a pastellessa".

Le varianti vinicole disponibili sono state: asprinio frizante, asprinio liscio e fragolino.

L'Azienda agricola menzionata, ha inoltre disposto delle olive e dei taralli di propria produzione.

Giorno 25 si sono tenuti i tipici giochi tradizionali.

Sabato 28 l'aula consiliare è stata adibita per un laboratorio di balli popolari a cura dell'associazione "La barca di Teseo".

Domenica 29, la giornata si è aperta con l'esibizione della banda musicale "Gran concerto bandistico "Ugo Valerio" di Marcianise e delle majorette "Shine Stars" che hanno sfilato per le strade cittadine.

Seguito dal corteo degli Sbandieratori di Sessa Aurunca, ricontattati per la seconda volta dopo la partecipazione del 2020, uno spettacolo memorabile, permesso dai particolari movimenti delle bandiere della loro città, dal gonfalone su cui è rappresentato lo stemma della città, dai costumi medievali e il corteo musicale.

La loro esibizione si è ripetuta sia in mattinata che nel pomeriggio.

Gli sbandieratori meritano insomma una menzione a parte, di cui il nostro giornale stesso si farà carico.

In mattinata si è tenuta, inoltre, la classica benedizione degli animali, di cui Sant'Antuono è protettore, svoltasi sempre in Piazza della Rimembranza.

Il santo è infatti famoso per la sua foto con il maialino, non solo perché è protettore degli animali domestici e per ciò è molto venerato in tante realtà a vocazione agricola, è anche il protettore del fuoco ed i mestieri che si praticano con esso (pizzaioli, fabbri, ceramisti e camionisti per via dei carburanti).

Fra i presenti, anche artisti di strada, mangiafuoco e trampolieri, che si sono occupati di intrattenere i più piccoli.

È stata allestita anche un'aria dedicata allo street food lungo via Luigi Antonio Piccirillo.

Fra gli organizzatori principali di queste giornate memorabili vi è Giuseppe Pascarella, socio dell'associazione "tradizione cant e suon a sant'Antuono" e parte della commissione festeggiamenti, con cui ho avuto il piacere di fare quattro chiacchiere.

Il titolo dato alla manifestazione di quest'anno "Carri, ritmi e pastellessa" racchiude tutto lo svolgimento della tradizionale festa che si svolge con i carri, una percussione di botti e falci con lo scopo di scacciare gli spiriti maligni presenti nella mentalità delle persone dell'epoca.

Gli agricoltori pensavano che questi spiriti maligni potessero non far venire bene il raccolto, quindi facevano rumori incessanti con botti e tini al fine di scacciarli e avere un buon raccolto.

D: "Finalmente dopo tre anni si ha l'occasione di organizzare nuovamente quest'evento, quali sono le vostre emozioni?"

R: "Le emozioni sono tantissime, vengono i brividi, sapendo che il Covid è alle spalle e poi vedere una festa che noi portichesi abbiamo nel sangue. Io dico sempre che alla nascita nel sangue scorre il carretiello, il famoso carretiello, quindi si nasce con il DNA della festa di Sant'Antuono ed è di tutti i portichesi."

D: "Quali sono le origini della festa di Sant'Antuono, potete parlarmi in breve della sua storia?"

R: "Le origini non sono documentate, ma io ricordo di persone diversamente giovani che oggi avrebbero più di un secolo, che già ne parlavano, però qualcuno ne parla in qualche documento scritto anche più o meno nel medioevo, intorno all'anno 1000 già veniva effettuato."

D: "Quanto tempo occorre per lavorare alla preparazione della festa di Sant'Antuono?"

R: "Noi iniziamo circa due mesi prima e nella costruzione dei carri probabilmente anche qualche mese prima, è un lavoro meticoloso, ci vuole tempo, sacrificio, passione, per far sì che questi tre giorni si svolga tutto al meglio".

D: "Quanti mesi sono necessari per la costruzione di un carro?"

R: "Tre mesi per avere il carro finito dalla A alla Z".

D: "La forma di solito è quella di una barca giusto?"

R: "La forma predominante è quella della barca che si rifà a Sant'Antuono che era il santo che era nato in Egitto e che venne di qua su una barca adornata di palme."

D: "Sappiamo che queste usanze si tramandano di padre in figlio, solitamente quanti anni hanno i bottari più piccoli e da che età si iniziano a costruire i carri?"

R: "Il bottaro più piccolo che in quest'edizione sta suonando probabilmente ha quattro anni, ma già se si vede giù tutti i bambini seguono il ritmo anche senza gli strumenti e danno la cadenza al ritmo seguendo i carri stessi. Poi per la costruzione di un carro che comunque è meticolosa, è necessario che sia strutturato un carro per far sì che si regga, si ha bisogno di anni di esperienza, quindi si fa il praticantato e poi arrivato all'età media di 25 anni puoi permetterti di costruirlo."

D: "Ci sono stati anni in cui c'erano più carri di quest'anno? Quest'anno ne erano 13."

R: "No quest'anno è stato l'anno con più carri in assoluto".

D: "Data l'esistenza delle gare tra carri, come vengono suddivisi questi ultimi? C'è un ripartimento secondo dei rioni, come una volta?"

R: "Si è abbastanza rionale il carro, infatti c'è il "o' rione a Scampia", "i guaglioni a via Trento, è Rionale".

Non si tratta però di una vera e propria competizione, solitamente negli ultimi anni si sta organizzando un contest su Telegram.

Il carro vincitore di quest'anno è stato il Carro n.1, "A tradizione e' Sant'Antuono" con 342 votazioni.

LA CLASSIFICA:

  1.  A tradizione e' Sant'Antuono 342
  2. Suoni e Fantasia 117
  3. U'carr ra'Scampia 152
  4. Sant'Antuono ora e sempre 160
  5. Gli amici dell'osteria 69
  6. Tarantella Sound 101
  7. 'O rion 'e Sant'Antuono 125
  8. I guerrieri e'Sant'Antuono 185
  9. 'A Music nov 85
  10. I Wagliun e'via Trento 91
  11. La compagnia del 2019 53
  12. Ritmi e tradizioni 296
  13. La Compagnia del Punto e a Capo 158

Va ricordato inoltre il concorso organizzato dall'APS Pro Loco di Portico di Caserta, con il patrocinio del Comune, l'Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco ed in collaborazione con il Comitato Provinciale Unpil Caserta, composto da due sezioni: una sezione di manufatti artistici e una sezione fotografica.

La finalità del concorso, già presentato anche nel 2020, è quella di valorizzare il talento artistico dei partecipanti, rendendoli protagonisti di un avvenimento culturale di profondo spessore, nonché quella di rappresentare le origini e gli aspetti più significativi della festa in onore di Sant'Antonio Abate.

La mostra era curata in ogni minimo dettaglio e grazie ad essa è stato possibile assistere a ricordi anche di anni molto remoti e riproduzioni, composte anche da diversi lavoretti di bambini, fedelissime a quella che è la realtà dell'evento.