NAPOLI, pseudo manifestanti mettono a ferro e fuoco la città. Il Coisp: “chiamiamo queste persone con il termine esatto: criminali!”
La notte appena trascorsa ha visto uno dei quartieri storici di Napoli quale campo di battaglia scelto da manifestanti per esprimere il loro dissenso alle misure adottate dalla Regione Campania per il contenimento della diffusione del contagio da Coronavirus. I violenti scontri tra i facinorosi e le forze dell'ordine hanno causato numerosi feriti tra gli uomini in divisa.
Sulla gravissima vicenda è intervenuto duramente Giuseppe Raimondi, Segretario Generale provinciale del Sindacato di Polizia Coisp, il quale ha dichiarato: "Rabbia, sgomento, frustrazione sono questi i sentimenti che in questo momento tutte le persone civili stanno provando dinanzi alle notizie ed ai filmati che in breve tempo sono diventati virali sui social.
In un momento di grave crisi mondiale dovuta al diffondersi del virus dove tutti siamo chiamati a svolgere un compito, che può andare dal prendere decisioni al semplice rispettarle, l'unica cosa di cui non abbiamo bisogno è di questi criminali. Questo e nessun altro è il termine per definire coloro i quali, con la scusa di manifestare dissenso, hanno messo a ferro e fuoco un quartiere cittadini con vigliacche aggressioni alle donne ed agli uomini della Polizia di Stato e di tutto il Comparto sicurezza, nonché della Polizia Municipale. Sono certo, ma questo lo chiariranno le indagini, che tra i pseudo manifestanti non vi fosse manco uno di quei commercianti che purtroppo con la crisi in corso rischiano di perdere tutto".
" Vicinanza e solidarietà vanno ai colleghi che nonostante stiano vivendo come tutti i terribili momenti della pandemia, sono stati oggetto di un attacco militare studiato nei minimi dettagli da gruppi di delinquenti. Mi rifaccio alle parole di Domenico Pianese, Segretario generale del Coisp, nel definire intollerabile il comportamento di queste persone che in un momento di forte disagio sociale cercano in ogni modo lo scontro con le forze dell'ordine. Auspichiamo, ma siamo certi che così sarà, che ci sia una dura presa di posizione ed una forte e chiara condanna da parte di tutte le classi politiche ai gravissimi fatti appena accaduti".
" Attendiamo le indagini - conclude Raimondi - non escludendo di costituirci parte civile nel processo contro i responsabili dei gravissimi reati commessi stanotte."