Napoli / Lazio 4-0. Andiamo via di spalle

28.11.2021

Una squadra trasformata e solo lontana parente di quella da Salerno in poi.

Capisce, ad iniziare dal "manico", che deve giocare a pallone sfruttando la tecnica che in tanti possiedono. Tecnica, mente ed intelligenza (la famosa "capa" per intenderci). Non per niente dopo quindici minuti è già due a zero e alla mezz'ora tre a zero, con Mertens che, ben assistito anche dal capitano, ritorna il centravanti di sarriana memoria e dei gol strepitosi. Senza contare che ci mette lo zampino pure sul gol dell'uno a zero siglato da Zielinski.

I piccoletti, anche Lozano ha fatto la sua parte, sono tornati ed un altro piccoletto è stato molto più che bravo; il "povero" Lobotka spesso, anzi quasi sempre, trattato come un oggetto misterioso.

Hanno funzionato bene anche la difesa e gli esterni, insomma una squadra quadrata.

Il secondo tempo è stato un controllare la Lazio di Sarri per non permetterle di tornare in partita. Anche questo è stato fatto non in maniera passiva ma intessendo gioco che ha regalato pure, nel finale, il quarto gol con Fabian.

La serata di calcio post commemorazione di Diego Armando Maradona ci dice che se si gioca a pallone usando la testa e le abilità a disposizione ed anche senza pensarci tanto, si può proseguire nel verso giusto questa stagione.

Probabilmente il Napoli, preso atto delle proprie vulnerabilità e false supremazie e sicurezze, ha ricominciato ad essere come i canottieri che non sanno dove sta il traguardo perché vanno via di spalle, ma confidano che sia lì e che lo raggiungeranno.

Dopo questa bella e passionale serata "al Maradona" trasformiamoci tutti in canottieri, ed essendo di spalle facciamo che non lo vediamo quel primo posto seppure al momento ci appartiene.

Michele Laperuta