Napoli / Empoli 0-1 Come su quei cartelli... “per i miracoli ci stiamo attrezzando”.

13.12.2021

Il Napoli perde la seconda partita di seguito in casa, questa volta vince l'Empoli e non la Super Atalanta, sì quella eliminata dalla Champions.

E dopo la sconfitta, meritata, è possibile che ci si debba sorbire sempre, e sottolineo sempre, le miserrime frasi, che diventano altrettante scusanti?

Non se ne può più di "abbiamo colpito palo e traversa", "il portiere avversario ha fatto il fenomeno", "noi abbiamo giocato, tirato in porta e loro con un colpo di fortuna hanno fatto gol e vinto la partita" e si potrebbero inanellare una dietro l'altra tante altre esimenti buoniste (ah, dimenticavo le tante frasi che invitano ad effettuare pellegrinaggi in luoghi di culto e miracolosi).

Roba da "clava", da graffiti preistorici tanto per rimandare ad un'era. Pali e traversa, per chi non lo sapesse in quanto dedito ai graffiti di cui sopra, rappresentano la struttura portate della porta (lo so, è cacofonico) e stanno lì per forza e può capitare, fa parte appunto del gioco, che il pallone, che rappresenta un altro elemento fondamentale del gioco, possa cozzarvi contro invece di finire all'interno della porta e non uscirvi a causa della presenza di una rete.

Anche il portiere sta lì per parare, fa il suo compito. Bene o male, d'istinto o d'intuito, con le mani o con i piedi; il portiere deve parare (mi pare che lo dicesse uno degli allenatori più vincenti al mondo passato pure per una delle città più belle al mondo, poi allontanato da amico).

Sul "noi abbiamo giocato e loro hanno vinto" ci sarebbe molto da discutere. È chiaro pure che a differenza del palo e della traversa e delle parate del portiere, tutti aspetti empirici, qui si tratta di valutazioni, giudizi, punti di vista e, quindi, il discorso è molto più complicato.

Nella valutazione di un perfetto sconosciuto come lo scrivente, pure pessimista, il Napoli è risultato assente in campo e non solo per le assenze (scusate di nuovo la cacofonia, sarà colpa delle prestazioni ultime del Napoli).

L'Empoli, invece, ha giocato in faccia al Napoli ed a tratti lo ha umiliato sfoggiando palleggio, capacità di liberare sempre uomini, verticalizzando e andando molte volte in porta. Ha giocato a calcio, cosa che questa sera, e se è per questo anche da un po' di tempo (partita contro la Lazio esclusa), non riesce al Napoli di Spalletti.

Il gol è di fortuna, ma era quasi nell'aria a vedere la partita con il Napoli sfilacciato e privo quasi di tutto. Assenze, impegni serrati, altri infortuni; non c'è quasi più nulla. Ma almeno provare ad adeguarsi nell'emergenza e circostanze del momento ? No ?

Tanti interrogativi che fanno allontanare sempre più i posti che contano. Ormai si fa a gara a chi raggiunge e supera il Napoli.

Zero risorse e senza risorse dove si va ? Chissà! Nel post partita è riapparsa anche "la settimana tipo" che pensavamo avessimo lasciato per sempre dopo l'addio al "barbuto".

A proposito, dimenticavo l'altro punto; quello dei pellegrinaggi e via dicendo. La fede per il Napoli è una cosa, con altri tipi di Fede non scherziamo neanche. Al massimo possiamo tirare fuori uno di quei cartelli che si vedono (più si vedevano) di tanto in tanto in negozi e botteghe con su scritto... "per i miracoli ci stiamo attrezzando".

Ricordiamoci che siamo il Napoli e se non si soffre che sfizio c'è ?

Michele Laperuta