Onda Studio 2, Il nostro vaccino si chiama condivisione e cultura

24.03.2021

Un po' per diletto, un po' per condividere passioni comuni e pulsioni comunicative. E' questo il senso più autentico della cultura e della discussione visto dalla web radio amatoriale Onda Studio 2.

In un momento in cui valori e dibattiti rimangono in ostaggio di interessi e clamori mediatici il fascino del podcast diffuso in rete con ogni mezzo tecnologico costituisce molto più di una valvola di sfogo, ma una vera e propria opportunità.

Come quella che si dipana agli occhi di chi si avvicina inconsapevolmente a nuovi scenari dopo aver perso qualcosa di importante, come un oggetto, una relazione od un convincimento.

E' stato questo il tema sviluppato nel la prima e seconda puntata del podcast intitolato "ol3". Oltre il disagio dell'iniziale smarrimento si profilano quasi sempre nuovi itinerari da percorrere con aspettative importanti, curiosità ed entusiasmo.

Un concetto senza tempo, peraltro approvato ampiamente dai protagonisti del podcast suddetto (la giornalista Laura Ferrante, Nando Silvestri e l'attrice Piera Russo) ascoltabile e visibile sulla piattaforma Spreaker, sui social e sulle video communities. Dunque, anche quella di perdere può diventare "arte", come quella dell'attrice casertana Piera Russo che ha recitato alcune poesie a tema scritte dalla poetessa americana Elizabeth Bishop, da Nino Taranto, Eduardo e Rocco Galdieri.

"Siamo tutti un po' artisti mossi dal fuoco delle passioni che ci consente di superare contraddizioni solo apparentemente insanabili", ha sottolineato Laura Ferrante. E, a proposito di fuochi e di passioni, non poteva mancare la musica dei "Suoni Antichi e dei Bottari di Macerata" che attribuiscono alla terra una continuità vibrante in grado di oltrepassare l'acustica iniziatica, danzante, vitale e persistente delle botti per fondersi sontuosamente con la Natura.

Una natura benevola e fedele definita dal cane, descritta con dovizia di particolari, utili consigli e profonde riflessioni dal medico veterinario, dottor Giovanni Ferrara, coordinatore di Dog's Town di Capua.

Il dottor Ferrara ha saputo evidenziare le problematiche che gravitano intorno all'adozione ed al triste fenomeno del randagismo indotto dall'abbandono. Degna di nota e considerazione la denunzia di Ferrara rivolta ad enti pubblici come le procure.

Difatti, queste ultime, dopo aver ingaggiato le strutture rivolte all'accoglienza degli animali, come Dog's Town, in seguito alla custodia giudiziaria degli stessi, se ne lavano letteralmente le mani traslandone ad altri oneri ed impegni. Una pratica reprimenda seguita da tutti gli enti pubblici, tristemente noti per essere fin troppo spesso inadempienti e catalizzatori di corruzione.

di Nando Silvestri