Genoa / Società Sportiva Calcio De Laurentis (ex SSC Napoli) 2-2 Lugubremente

17.09.2023

Alla fine il Napoli la recupera ma non significa niente.

Lugubremente indietro di tanti anni. La falsariga è quella del povero Donadoni, asino tra i suoni impassibile nell'assistere alle giocate di tale Hoffer. Tutti sanno come finì.

Arrivò Walter Mazzarri che si inventò qualcosa e conquistò un posto in Europa anche se in quella minore.

Ad oggi non possiamo che usare l'avverbio che fa da incipit. Deriva dall'aggettivo lugubre ma in realtà non vogliamo parlare di tragedia, non ne sarebbe il caso trattandosi di calcio. È piuttosto una commedia soprattutto per il lignaggio dei protagonisti.

Una commedia dell'assurdo (ci perdonino Ionesco e Beckett se rubiamo loro una sorta di teatro dell'assurdo) con due protagonisti assoluti.

Il proprietario, padrone, uomo solo al comando, prima donna (forse unica donna visto che oltre a lui non c'è nessuno) della Società Sportiva Calcio De Laurentis (la Società Sportiva Calcio Napoli è scomparsa dopo la vittoria dello scudetto) e il suo nuovo amore da diversamente monogamo. Il Francese dal cognome e dal fascino spagnolo.

Il primo sicuramente dimentica che la Fortuna prima o poi può abbandonarti. L'ha tentata ancora una volta (ingaggiando l'allenatore violinista) e non gli sta andando troppo bene, per non dire che gli sta andando decisamente male. Può provare a rimettere un po' le cose in sesto affidandosi a qualcosa in più della semplice e sola Fortuna. Ammesso, poi, che ne abbia la voglia al momento non è molto vasto il ventaglio di spose da poter scegliere.

Dicevamo che il Francese ha quasi fatto la fine di Donadoni. Anche lui è destinato a non mangiare il capitone a Natale. Tirato fuori a mo' di coniglio dal cilindro del mago Padrone pare lontano dal calcio degli ultimissimi tempi anche in considerazione del dove si era "rifugiato" per, poi, esserne allontanato.

Ma in tutto questo non va dimenticato che il Padrone è sempre l'uomo dei calcoli. Se la Fortuna non lo assisterà, avrà tutte le ragioni (sue) per vendere, vendere, vendere nel prossimo mercato e ripianare eventuali perdite, mancati incassi e proventi.

Il Francese, inoltre, deve salvarlo dal "bidone" Raspadori. Non che Raspadori sia un bidone, ci mancherebbe. Lo è per come era costruito e per come è il Napoli. Non dovesse riuscirci il Francese, e a oggi l'impresa appare alquanto difficile, potrà sempre ritrovarselo quando, nella prossima stagione, dovrà ripartire da zero dopo aver venduto, venduto, venduto.

Ora dite voi se lugubre non è l'aggettivo che maggiormente riassume la situazione attuale che, tra l'altro, non lascia ben sperare per il futuro.

Il proprietario, padrone, uomo solo al comando, prima donna della Società Sportiva Calcio De Laurentis è riuscito nell'impresa di stravolgere un detto napoletano riguardo alla fortuna, ovvero "storta va deritta vene, sempe storta nun pò gghi". Il detto stravolto così reciterà: "Sempe buono nun pò gghi e arriva chella storta".

Dimenticavo. A chi sostiene di sapere tutto lui, di essere l'unico in grado di fare cose buone va ricordato un altro detto napoletano che si intreccia con la sopra richiamata Fortuna:

"Contro 'a fortuna nun nce pò 'o ssapé".

Michele Laperuta