Fratelli Giordano: gli imprenditori che hanno fatto del futuro dei giovani la meta della loro vita
Intervista ai Fratelli Giordano
"Non accetto che un ragazzo non sogni. Sono figlio della mia città e sono un papà. Nella mia terra ho potuto realizzare i sogni che avevo da ragazzino: ho un'azienda, un lavoro che amo, ho incontrato la donna della mia vita, ho formato con lei una bella famiglia, abitiamo a pochi passi dai nostri cari, posso vedere i miei amici quando voglio. Partendo da zero, con fede e tanto lavoro, sono riuscito a raggiungere una posizione che, a oggi, mi permette di aiutare i più giovani. Io — e così tanti imprenditori locali — siamo a disposizione perché i ragazzi non smettano di sognare e di realizzare i loro desideri, nella terra in cui sono nati e cresciuti."

Con queste parole Giuseppe Giordano, nell'introduzione del libro "AZIENDE CONTESE, Guida pratica per imprenditori su come trovare l'equilibrio tra mente e cuore nelle imprese familiari", scritto insieme al fratello e socio Fabio, racconta il perché, alla soglia dei quarant'anni, lui e suo fratello, abbiano deciso di iniziare un'avventura ex novo e fondare OSM Partner Caserta assieme al loro amico storico Mario De Vita.
Da cosa nasce la vostra meta?
La pandemia ci ha insegnato che la fuga di cervelli non ha spogliato solo i nostri territori di tanti giovani, ma ha diviso anche molte famiglie. In occasione del lockdown, vedere in TV centinaia di ragazzi alla stazione di Milano di corsa verso l'ultimo treno per casa e la loro paura negli occhi al pensiero di rimanere da soli, ci ha fatto capire che dovevamo fare qualcosa.
Gli anni trascorsi da imprenditori
nella precedente azienda sono stati anni bellissimi, ma a un certo punto,
davanti a quelle immagini abbiamo avuto la "chiamata" e ci siamo resi conto che era arrivato il
momento di inseguire un sogno più grande. Avremmo potuto buttarci in qualsiasi
business, ma abbiamo scelto di fondare il Partner Osm in Campania perché la
nostra terra aveva bisogno di un cambiamento.
Noi eravamo riusciti a realizzare tutti i nostri sogni e ambizioni nella nostra
terra. Era arrivato il momento di restituire quello che ci era stato dato, come
imprenditori e come giovani. Così è nata la nostra grande meta:

"Migliorare le aziende della Campania affinché nessun ragazzo del nostro territorio sia costretto a lasciare la propria terra per lavorare."
Non tanto tempo fa anche noi siamo stati dei giovani ragazzi ricchi di sogni e di ambizioni. Ci siamo fatti completamente da soli, forti dei nostri valori e dell'amore della nostra famiglia. Siamo partiti da un quartiere come Secondigliano e abbiamo realizzato il sogno di diventare imprenditori e avere successo prima dei trent'anni. Pian piano abbiamo coinvolto tutti quelli che erano i nostri amici e li abbiamo portati in squadra facendo guadagnare loro cifre come 10 mila / 15 mila euro al mese. Oggi vogliamo fare la stessa cosa sia con le nostre società Osm Partner Caserta, Napoli e Roma Nord Ovest, sia con tutte le aziende nostre clienti. Vogliamo creare dei luoghi dove i giovani possano trionfare.
Nel vostro libro, avete parlato della responsabilità sociale degli imprenditori verso i giovani, affermando che gli imprenditori devono diventare i nuovi influencer. Cosa vuol dire?
In passato, nei cortili delle case, le signore, a turno, controllavano i figli delle vicine mentre giocavano. Era come un ecosistema in cui si sviluppavano legami di fiducia simili a quelli familiari.
Le aziende, nell'Italia moderna, possono essere paragonate a questi cortili, dove i dipendenti chiedono aiuto e fanno affidamento sul "capo del cortile", ovvero il titolare. A volte si chiede un permesso per tornare a casa prima a causa di difficoltà familiari. Altre volte si cercano consigli o raccomandazioni per inserire un figlio nel mondo del lavoro. Talvolta ci si rivolge al titolare anche per favori personali, extra lavorativi. L'imprenditore si occupa di tutte queste sfaccettature.
Si può quindi affermare che il titolare ha un'influenza sul bene o sul male delle sue persone, della comunità. Alcuni titolari agiscono per il proprio interesse pensando solo a prendere dagli altri e sono infatti definibili come "prenditori". La maggioranza, invece, gli "imprenditori", lavorano per il bene delle persone.
Pensare al bene altrui, specialmente dei ragazzi, implica anche fornire loro contenuti educativi, persino sui social media. Mentre gli adulti sono presi dal caos della vita quotidiana, i giovani a casa vengono influenzati da tiktoker che, pur non avendo realizzato nulla nella vita, cercano di insegnare. Questo crea un'educazione distorta, nella quale la ricchezza viene presentata come frutto di opportunità e non di valore e dove la volgarità e l'opportunismo sono associati al successo. Il "capo del cortile", però, potrebbe non rendersi conto di ciò poiché, ad oggi, si è creata troppa distanza tra adulti e giovani.
Questo problema è causato dal fatto che gli influencer sui social hanno molto più tempo per influenzare i giovani rispetto agli imprenditori, che sono più impegnati. L'imprenditore, però, può contribuire a risolvere questa situazione rendendo la sua presenza non indispensabile per la propria azienda. Questo significa garantire che l'impresa funzioni autonomamente, consentendogli così di dedicarsi a qualcosa di più grande e importante, come la responsabilità sociale verso i giovani. L'imprenditore potrebbe così trascorrere più tempo sui social, educando con valore le nuove generazioni, senza assumere un tono da "professorino", ma divertendosi insieme ai ragazzi e condividendo con loro, ogni tanto, anche qualche pillola di saggezza
La nuova generazione è il nostro osservatore: hanno visto le cose buone che abbiamo fatto ma portandole alla luce, rifiutandole, ci stanno mostrando quelle negative, e non vogliono viverle! Loro parlano di salvare il pianeta, noi siamo le generazioni che lo hanno distrutto! E lo stesso vale anche con il mondo del lavoro. Questi ragazzi ci stanno insegnando qualcosa di nuovo, non è vero che non hanno voglia di lavorare o che non sono appassionati, non voglio replicare il modello, stanno dicendo basta!
Aziende Contese – Fratelli Giordano
Cosa dovrebbero gli imprenditori italiani secondo voi per creare un grande impatto sui giovani?
L'imprenditore italiano, per creare un grande impatto sui giovani, dovrebbe abbassare gli stipendi e aumentare benefit e incentivi. Dando a un ragazzo una base fissa di stipendio e degli incentivi che si basano sulle sue statistiche, lui avrà l'opportunità di guadagnare anche triplo dello stipendio che percepisce. Il suo impegno darà così un risultato statistico meritocratico.
Inoltre, per accaparrarsi i migliori giovani talenti, è importante garantire loro benefit e servizi. Per esempio, per le giovani mamme potrebbe essere molto rilevante la presenza di una convenzione con un asilo nido vicino all'azienda. In più, spesso le ragazze hanno più necessità dei ragazzi, per questo noi imprenditori dovremmo anche garantire loro maggiori benefit creando quindi aziende convenzionate con asili nido, con centri estetici, con parrucchieri
Oggi i giovani cercano un imprenditore che si prenda cura di loro come lo farebbe un genitore, cercano l'affetto. A loro non interessa dei soldi, ma della qualità della vita che offri.
Gli imprenditori italiani, perciò, dovrebbero essere più genitori che titolari e dovrebbero, inoltre, imparare a creare alleanze con le altre aziende in modo da dare più servizi ai propri dipendenti. Collaborare e allearsi è sempre la scelta giusta!
Che ruolo hanno le aziende e OSM Campania nella vostra meta?
Più aziende riusciamo a coinvolgere,
più imprenditori diventano nostri alleati, più possiamo cambiare il futuro di
questa terra. Supportare le aziende nella loro crescita, mostrare loro un nuovo
modo di fare impresa attraverso il valore dell'etica e del capitale umano, ci
permette di creare un nuovo e sano ecosistema di imprese capaci di competere
sul mercato nazionale, sia in termini di business che di acquisizione di
talenti.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire a cambiare il mondo, e l'imprenditore può essere una piccola grande fetta. Un gruppo di imprenditori può influenzare una regione, un gruppo un po' più grande può influenzare una zona geografica, uno ancora più grande un'intera nazione. Gli influencer del futuro devono essere gli IMPRENDITORI!
Se tutte le PMI si alleano, se pensano al PERCHÉ e quindi al PER CHI lo stanno facendo, si possono fare grandi cose insieme, cambiare l'ecosistema imprenditoriale, cambiare l'Italia.
Abbiamo scritto questo libro con l'obiettivo di farci conoscere da quante più persone con un sogno simile al nostro, solo insieme possiamo andare lontano.
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