Fiorentina / Napoli 1-2. In cima... variabile.

05.10.2021

Le parole degli ultimi giorni non sembravano di buon auspicio. Prima quelle del capitano che, subito dopo la debacle di giovedì sera contro lo Spartak, sente l'esigenza di dire "ci rifaremo subito contro la Fiorentina" (excusatio non petita, accusatio manifesta), poi Luciano Spalletti che arriva a dire " tutti sperano nella fine del nostro incantesimo".

In realtà al Franchi il Napoli ha iniziato in stile "l'abbiamo persa in albergo".

Gli uomini erano imbambolati in mezzo al campo, sempre in ritardo con i viola costantemente nella metà campo napoletana.

Difficile costruire quando ci si abbassa troppo ed in maniera costante.

La Fiorentina è forte, ma questi sembrano non averlo capito, tant'è che va in vantaggio e, poi, solo la fortuna ha aiutato per il pareggio, con Insigne che bissa l'errore dello scorso anno dal dischetto e trova Lozano che la butta dentro.

Nel Napoli il vagare ciascuno per i fatti propri contraddistingue anche l'inizio della ripresa.

I viola possono segnare, ma è il Napoli, su uno schema da punizione ben studiato, che va in vantaggio con Rrahami.

Non la chiude Elmas su assist eccezionale di Osimhen e l'arrembsggio viola continua sino alla fine. Ma il Napoli resiste.

Nonostante i ventuno punti in sette partite bisogna lavorare, lo ha detto pure Spalletti nel post gara.

Per terminare rubo una frase di Flaubert da "Madame Bovary": " L'avvenire era un corridoio nero, con in fondo una porta sprangata".

Michele Laperuta