MADDALONI, Grande successo alla Festa del vino 

15.11.2022

(Anita Pascarella) L'11, il 12 ed il 13 novembre 2022, a Maddaloni (CE), è stata organizzata La Festa del vino, di origini antiche, la cui tradizione è però andata perduta e soltanto successivamente recuperata; è il quinto anno che la si organizza.

Come in ogni festa di paese, erano presenti bancarelle in cui poter acquistare: caramelle, zucchero filato e tanto altro.

La vera particolarità è però stata l'organizzazione stessa, ognuno si è infatti organizzato nei cortili dei palazzi della città che sono stati messi a disposizione, in particolare su via Pignatari, dove era possibile assaporare un piatto di pasta e fagioli, le cladarroste e naturalmente del vino.

A servire il vino, nell'atrio di uno di questi palazzi, Emilia ed una sua amica, entrambe vestite da dame dell'epoca.

Vi sono accorse anche persone da altre provincie di Caserta ed è stato qualcosa di fantastico e davvero speciale...

Fra i principali organizzatori, Pasquale di Matteo, un artigiano che ha la propria bottega, situata al numero 4 della sopracitata via, Associazione Germogli.

Pasquale di Matteo è amante dell'artigianato fin da quando era bambino e con il passare del tempo la sua passione è aumentata sempre di più.

L'Associazione Germogli, di cui è fondatore, è nata nel 2013; dietro questo nome c'è l'idea di trasferire alle nuove generazioni l'amore per la musica e l'artigianato, inoltre vengono anche organizzati cortei in ambienti medievali ed hanno un gruppo di musica folkloristica che si chiama Germogli folk band e tante altre attività sul territorio e anche fuori regione.

Pasquale costruì la sua prima tammorra all'età di soli 13 anni, nel suo negozietto troviamo svariati strumenti napoletani d'epoca, per l'appunto, la tammorra con e senza sonagli; il triccheballacche; le castagnette ed il putipù.

Presenti all'evento anche i bottari, come era ovvio che accadesse, poiché gli strumenti che utilizzano per suonare, sono gli stessi che vengono utilizzati per la lavorazione e la conservazione del vino.

Memorabile anche la figura di Umberto Del Prete nei panni di Totò e noto per imitarlo in maniera sublime.

A presenziare, anche "La Barca di Teseo", un'associazione culturale che si occupa di attività coreutica basata sui balli popolari del sud Italia: pizziche, tammurriate e tarantelle.

Nel corso degli anni, sono stati anche in grado di differenziare il proprio ventaglio di offerta culturale, non limitandosi soltanto a svolgere corsi per chi volesse iniziare a ballare, ma organizzando: passeggiate culturali, trekking e si occupano di mettere in piedi spettacoli sulla musica classica napoletana.

Immerso in un'ambientazione più natalizia, accanto ad un presepe recintato ed illuminato dalle classiche luci colorate, ad allietare l'atmosfera con la propria tromba: Vincenzo Silvestro. Costui suona per passione, ma nella vita si occupa di tutt'altro.


Da quaranta anni è dedito allo studio di questo strumento, iniziò da privatista all'età di 6 anni, per poi proseguire presso "il Villaggio dei Ragazzi". Per lui l'importante è suonare ed è felice quando viene invitato da eventi come questo di Maddaloni oppure dai propri amici per qualche festa.

Nella sede dell'Associazione Germogli, è stato invece ospitato un ragazzo di 16 anni, polistrumentista. Il suo strumento principale è la tromba ed è proprio grazie a Vincenzo Silvestro se vi si dedica così tanto, è stato infatti lui il suo primo maestro. Attualmente Antonio, studia al liceo musicale Terra di Lavoro a Caserta ed è al terzo anno.

Come racconta egli stesso, ha iniziato a suonare per vocazione, non riusciva a stare senza la musica, senza la musica non c'è niente, c'è musica dappertutto. Questa è stata la sua prima esperienza alla Festa del vino. Si tratta davvero di un ragazzo prodigio, oltre alla tromba, suona infatti anche: il pianoforte che è il suo secondo strumento; il trombone; il sassofono; il basso in si bemolle e la chitarra.

Una volta terminato il liceo musicale, vorrebbe frequentare il conservatorio, dopodiché intende andare all'estero per farsi conoscere e vivere delle esperienze bellissime, con la speranza di avere le condizioni per farlo.

Antonio, come tanti ragazzi di oggi, vuole lavorare lontano perché questa è una terra che purtroppo non accetta gli artisti e li cerca sempre all'estero, quando noi possiamo fare di più.