Dalla guerriglia tra le squadre di serie A (Napoli-Roma) a quelle di serie D (Pagani-Casertana). Si sta tornando al "Medioevo"?

23.01.2023

(Anita Pascarella) Ieri, prima dell'inizio del derby campano Paganese-Casertana del girone G del campionato di fascia serie B, si sono registrati violenti scontri tra le tifoserie.

Il bilancio registrato è almeno cinque feriti, di cui due ospiti ed un carabiniere, ma si è rischiata la strage.

Un autobus di tifosi della casertana è infatti stato preso d'assalto ed incendiato, anche gli inquilini di un appartamento sono stati costretti ad evacuare a causa del fumo, sono state distrutte diverse attività commerciali e ci sono stati atti di vandalismo su un'auto parcheggiata in sosta.

La guerriglia urbana si è verificata prima del fischio della partita tra via San Domenico e via Leopardi a Pagani, a poche centinaia di metri dallo stadio "Torre".

Solo l'intervento dei carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, in assetto antisommossa, ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.

Non è la prima volta che si verifica un fenomeno simile negli ultimi tempi.

Appena due settimane fa, si era verificato uno scontro tra ultras di Napoli e Roma su autostrada A1.

Il tutto era accaduto in una stazione di servizio in autostrada nei pressi di Arezzo. Le due tifoserie erano di ritorno dalle trasferte di Genova e Milano.

Potrebbe in tal caso trattarsi addirittura di uno scontro organizzato tra le due tifoserie, ciò avrebbe provocato feriti e rallentamenti in autostrada.

Ci sarebbe addirittura stato l'arresto di diversi tifosi e la Digos di Arezzo, Roma e Napoli avrebbero trovato chat e messaggi scritti e vocali in cui i tifosi si minacciavano.

La Digos di Roma, Arezzo e Napoli stanno continuando ad indagare su quanto accaduto ed i vertici del calcio, hanno evidenziato la necessità di un ricorso alle tecnologie più avanzate anche con il riconoscimento facciale, in modo da identificare in tempi brevi i responsabili degli scontri.

Spetterà all'Osservatorio nazionale decidere se stabilire restrizioni di trasferta nei confronti delle tifoserie violente.

Intanto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi aveva raccomandato la massima severità nelle sanzioni in fase preventiva contro le tifoserie violente.

Il ministro ha però sottolineato come allo stato attuale non si stesse pensando a nuove norme. Questi ha messo in evidenza poi che negli ultimi 4 anni i dati sugli incidenti legati alle manifestazioni sportive fossero positivi, non essendosi verificati fatti gravi negli stadi.

LA SVOLTA VIOLENTA DELLE ULTIME SETTIMANE

Eppure, nelle ultime settimane qualcosa sta drasticamente cambiando.

Basti pensare a quanto successo ieri, feriti ed una città devastata dagli ultras quella di Pagani, per un semplice derby di serie D.

L'incendio dell'autobus della casertana sarebbe stato provocato da un tifoso della squadra avversaria, la Paganese, che avrebbe lanciato un fumogeno.

La partita era stata definita a rischio dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive.

Il perfetto di Salerno Francesco Russo ha affermato: "C'è stato un vero e proprio agguato da parte di teppisti che non si possono ritenere tifosi. Il servizio predisposto alla vigilia era stato ritenuto adeguato per scortare i sostenitori della Casertana. Sono state attuate tutte le misure suggerite dall'Osservatorio, tenuto anche conto che, in occasione della gara di andata, non si erano verificati problemi".

La Procura di Nocera Inferiore sta indagando sull'accaduto, mentre la Digos e i Carabinieri stanno visionando i filmati girati dai privati e quelli delle telecamere di sorveglianza della zona.

Il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio:

"Stiamo lavorando per individuare i responsabili e procedere con l'arresto differito. La partita era attenzionata ed infatti avevamo predisposto un servizio, ma non è possibile impiegare centinaia di uomini per presidiare un intero percorso. È stata un'imboscata, forse i criminali erano nascosti anche all'interno di edifici. Chiederemo misure esemplari. Dal punto di vista penale si configura il reato di strage: se le porte dell'autobus non si fossero aperte, nel rogo sarebbero potute morire delle persone".

È intervenuto anche il Viminale con una nota ufficiale: "Siamo pronti a procedere con massimo rigore nei confronti dei responsabili degli incidenti e delle due tifoserie, ma verrà sviluppata anche una approfondita riflessione circa i criteri con cui sarà, d'ora in avanti, consentito lo svolgimento di partite considerabili a rischio anche nelle serie minori".

L'INTERVENTO DEL MINISTRO PIANTEDOSI.

Anche stavolta si è fatto sentire l'intervento del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: "Non è possibile che ogni domenica anche per il calcio minore siano impiegate risorse così cospicue delle forze dell'ordine. Non è possibile vedere episodi come questi. Non dobbiamo fare di queste situazioni qualcosa che ci passa sotto il naso senza che ne consideriamo l'importanza. L'impostazione sarà massima precauzione, quando ci saranno degli indicatori adotteremo delle misure anche più dure". Ancora l'inquilino del Viminale: "Saranno misure più severe del divieto di trasferta? "Vediamo. Discuteremo le sanzioni con il capo della Polizia e con gli organismi del Viminale. Le sanzioni saranno adeguate alla gravità di questi episodi, che dimostrano un modo di vivere lo sport in maniera diversa da quella che noi immaginiamo. Intendo agire con la massima precauzione"

C'È CHI HA PERSO LA PROPRIA CASA...

Le forze dell'ordine si stanno adoperando per verificare chi abbia causato tutti questi danni, ma intanto, Pagani, il giorno dopo i violenti scontri, sta facendo i conti con i danni subiti.

Una delle residenti della palazzina danneggiata, Anna Cirota, che al momento dell'accaduto non era in casa, racconta: "Sono dovuta tornare a casa di mia mamma, la mia abitazione è distrutta e non potevo rimanere qui. Non va più la caldaia, il gas non mi funziona, così come l'antenna. É tutto nero. Chi ci ripagherà dei danni subiti? Ci hanno avvisati e quando siamo arrivati abbiamo trovato i vigili del fuoco che stavano cercando di spegnere le fiamme. Bisogna attribuire le responsabilità. Ho perso giornate di lavoro e se non avessi avuto mia mamma non avrei avuto neanche un posto dove andare a dormire, dove cucinare, dove far stare mia figlia."

IL SINDACO DE PRISCO È PRONTO A DIFENDERE IL NOME DELLA CITTÀ.

Quanto accaduto ha profondamente scosso la cittadinanza di Pagani.

Il sindaco De Prisco, stamattina nel corso dell'incontro con il Prefetto ed il Questore di Salerno, ha espresso la sua massima solidarietà per i cittadini che a causa degli scontri accaduti hanno subito gravi danni ad automobili, case e esercizi commerciali e hanno vissuto momenti di paura inaccettabili.

Il primo cittadino afferma: "Mentre sugli spalti si viveva un bellissimo momento di sano sport e condivisione, per strada si registravano episodi incresciosi e di una violenza inaudita, che condanno senza se e senza ma. Le indagini della Procura sono in corso e ci auguriamo abbiano risultati più celeri possibile, con il coordinamento di tutti gli Enti preposti e la nostra più ferma collaborazione.

Ho già annunciato a Sua Eccellenza il Prefetto che il Comune di Pagani si costituirà Parte Civile nei processi penali che seguiranno.

A questo proposito comunico che ho posto all'attenzione del Prefetto le ipotesi di risarcimento per le vittime sia degli immobili e delle attività commerciali danneggiati dalle fiamme scaturite dall'incendio dell'autobus, sia delle automobili vandalizzate nei tafferugli.

Ancora una volta la nostra città è macchiata da un evento increscioso, verso cui tutti i cittadini perbene esprimono la più ferma condanna. È mia precisa intenzione difendere in tutte le sedi non solo il nome di Pagani, ma anche l'onorabilità di quegli sportivi perbene, che ieri erano già all'interno dello stadio per incitare la loro Stella, e non hanno niente a che fare con gli episodi di violenza verificatisi."

CALCE E SESSA INVITANO A PROSEGUIRE SUBITO PER UNA RACCOLTA FONDI A SOSTEGNO DI CHI HA SUBITO I DANNI.

Anche i consiglieri comunali Vincenzo Calce ed Anna Rosa Sessa hanno espresso la loro solidarietà ai cittadini colpiti dai danni.

I due hanno inoltre lanciato l'iniziativa di una raccolta fondi per aiutare chi ha subito, a causa della guerriglia tra tifosi che si è verificata prima del derby.

Sessa ha quindi affermato: "Siamo davvero sconvolti per quello che è accaduto ieri pomeriggio nella nostra città. La violenza è qualcosa di grave che non va mai giustificata né tantomeno avallata. Condanniamo fermamente quello che è accaduto, esprimendo la nostra piena solidarietà a chi ha subito ingenti danni a causa di questa violenta furia. Naturalmente le responsabilità vanno individuate e ci auguriamo che le forze dell'ordine facciano al più presto luce su quanto accaduto ieri pomeriggio.

Chiediamo a tutti di aderire, la città di Pagani non si è mai sottratta alle gare di solidarietà. Pagani non è questa, è una città di persone perbene, una città di persone che negli anni si sono contraddistinte per solidarietà, per attaccamento al proprio territorio e per ospitalità. Non possiamo subire questa macchia in silenzio."

IL DEPUTATO CASERTANO MARCO CERRETO, DI FRATELLI D'ITALIA, PRESENTA INTERROGAZIONE AL MINISTRO PIANTEDOSI.

Quanto accaduto nella giornata di ieri è stato anche oggetto di un'interrogazione parlamentare, presentata dal deputato casertano Marco Cerreto di Fratelli d'Italia al ministro Piantedosi.

Cerreto ha messo per iscritto: "Questi episodi sono sempre più frequenti, solo poche settimane fa la guerriglia fra tifosi del Napoli e quelli della Roma, atti di vera delinquenza che nulla hanno a che fare con il tifo calcistico. Risulta, inoltre, che il derby di ieri era considerato a rischio proprio per i precedenti tra le opposte tifoserie e nonostante gli appelli delle società sportive, nulla è stato fatto. Una tragedia sfiorata ma a questo punto diventa necessario ed urgente conoscere quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per individuare i responsabili della guerriglia, nonché per porre rimedio a questi continui episodi di violenza e quali criteri intenda adottare per consentire lo svolgimento di partite considerabili a rischio anche nelle serie minori".