Commercianti e hobbisti, la guerra dei poveri: insorge il Partito Cristiano Sociale

23.11.2022

Sul tema degli hobbisti ed i commercianti si stanno schiudendo tante domande. Il motivo è che mentre i commercianti con partita Iva sono tartassati, i così detti hobbisti ne sono completamente esonerati. E visto che il commercio è commercio, qualche domanda il Partito Cristiano Sociale se la pone ed insorge per la disparità di trattamento da parte dello Stato.

A seguito della intervista a "La Voce Pavese", il programma Tv Lombardia 24, è emerso quanto il Partito Cristiano Sociale sta da tempo facendo presente al Governo centrale circa la questione di Partita Iva e tasse che se per i commercianti è obbligatorio, non lo è per gli hobbisti che comunque commerciano i propri articoli.

Una disparità di trattamento dunque per cui l'imprenditore Adriano Duina, coord. Nazionale del Partito, Welfare e responsabile delle PMI e Pietro Del Re, segretario nazionale, si stanno battendo.

Difatti, mentre i commercianti con Partita Iva pagano le tasse, sono costretti a obblighi di licenza e strette norme, gli hobbisti non pagano le imposte dovute. Le regole sul commercio ci sono ma chi le rispetta, per quanto accade, può sentirsi stupido, sentirsi come figli di un Dio minore.

Per quanto riguarda il commercio sembra che l'Italia sia un paese dove si osservano due pesi e due misure. Una battaglia per la legalità che il PCS sta portando avanti da anni per dare sostegno a quelle aziende sane che pagano le tasse mentre il loro lavoro viene inficiato da chi invece, nonostante facciano lo stesso lavoro, non le paga.

"Abbiamo chiesto un incontro con il mnistro Urso del Mise e con l'ass. Guido Guidesi, nuovo assessore allo sviluppo economico, per riprendere le proposte di legge che avevamo portato già qualche anno, assieme ad una delegazione di commercianti e imprenditori, già qualche anno fa alla precedente amministrazione guidata dall'allora Mattinsoli e il dott. Lambricchi e speriamo che confermi l'incontro" - dice Duina.

Inoltre capita sovente che gli artigiani effettuano lavori per conto terzi e magari non vengono pagati e si trovano a versare comunque l'iva su un incasso non ricevute e le tasse. Quindi il commerciante non solo non ha guadagnato ma ha anche perso dei soldi suoi pagando l'Iva per una somma che non ha incassato. Poi ci sono gli hobbisti per cui non esiste la P.Iva, né le tasse, tantomeno l'iva al margine.

Altra storia per il commercio sul riciclo. Per la vendita del riuso, i commercianti versano l'Iva al margine che rappresenta comunque una tassa fastidiosa in quanto non si capisce perchè si debba pagare questa imposta al 22% su articoli usati. Non sembra fattibile che per lo stesso articolo vi si applichi una tassa già pagata all'origine. La nostra proposta per il riuso sarebbe di abrogare l'Iva al margine o portarla al 4%. Non ci sono inoltre controlli sull'abbigliamento riciclato che per legge, dovrebbe essere sanificato prima di rivenderlo.

"Sul territorio della Lombardia esistono situazioni che andrebbero sistemate in maniera urgente per non creare disparità nel commercio". Solo in Lombardia inoltre, esiste una tassa di esercizio annuale che gli ambulanti con P.Iva pagano e i tantissimi abusivi, su cui non vi è controllo, non la versano.


Il PCS dispone di una documentazione dettagliata per quanto riguarda il volume di affare del riuso e anche le casse dell'erario vengono danneggiate. Il PCS, tecnici e politici daranno dura battaglia affinchè si ristabiliscano le regole

In molti mercatini pare vengano venduti oggetti in argento da alcuni artigiani. Ricordiamo che per vendere tali oggetti quali orologi o preziosi, si ha bisogno di particolari licenze; questi articoli necessitano di verifiche e di una attestazione da parte della questura per essere commercializzati. Invece si trovano spesso in vendita nei mercatini di hobbisti. Un negoziante/commerciante oltre a pagare l'Iva e le tasse deve sottostare alle strette norme. Gli hobbisti invece, non sono sottoposti a tali norme e vendono di tutto senza pagare l'iva né tasse.

Centinaia di Euro di Iva non pagata, soldi che allo Stato non entrano.

L'Italia delle due facce che deve mettere mano alle tante, troppe disparità, dovrà rispondere.