Centenario Aeronautica, “Una nuova sfida: sviluppare la capacità ipersonica”
Il simposio tecnico - scientifico per il Centenario dell'Aeronautica Militare
Si è concluso venerdì 10 novembre il simposio tecnico-scientifico che ha avuto luogo a Pozzuoli, presso l'Accademia Aeronautica. "Una nuova sfida: sviluppare la capacità ipersonica": questo il titolo per l'evento di due giorni in programma per il Centenario dell'Aeronautica Militare.
Spazio alla riflessione e al confronto sulla ricerca aerospaziale nel simposio che, oltre agli esponenti delle Forze Armate, ha visto riuniti esperti del mondo accademico e ingegneri operanti nel settore dell'industria.
Il focus sul volo ipersonico, fornendo una panoramica sul lavoro svolto da diversi tavoli tecnici, è stato articolato in cinque panel tematici:
1) "Oltre Mach 5: opportunità e rischi
2) "Sfide oltre Mach 5: rafforzare le attuali competenze"
3) "Hyperion: sorveglianza e intercettazione nell'ipersonico
4) "Contrasto alla minaccia ipersonica: sistemi futuri"
5) "Verso la capacità ipersonica: tappe"
Un momento importante, dunque, per fare il punto sull'innovazione tecnologica, considerando anche gli aspetti legati al diritto spaziale, alla sostenibilità, alla fisiologia umana nello spazio, guardando alle potenzialità dell'Italia, in relazione al contesto europeo.
Tra gli ospiti del simposio, moderato dai giornalisti Manuela Moreno e Andrea Bettini, il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti :
"Questo simposio e il documento strategico che riunisce tutti i lavori condotti in questi mesi che verrà presto completato e messo a disposizione della comunità scientifica e dei decisori militari e politici, crediamo possano tracciare un percorso, costituire un punto di partenza nel dibattito futuro sullo sviluppo di questa capacità, dando un contributo importante nell'individuazione delle trasformazioni necessarie sul fronte industriale, scientifico, regolamentare e infrastrutturale per restare al passo con gli altri attori che si stanno già cimentando in questo settore."
Sono intervenuti, inoltre, il Generale di Brigata Aerea Davide Cipelletti, Capo Ufficio Generale Spazio dello Stato Maggiore della Difesa, e il Generale Ispettore Capo Giuseppe Lupoli, Direttore degli Armamenti Aeronautici e per l'Aeronavigabilità.
In collegamento video dagli USA, sono intervenuti il Colonnello Luca Parmitano, test pilot dell'Aeronautica Militare e astronauta ESA, e Nicola Pecile, pilota collaudatore negli Stati Uniti di veicoli suborbitali; entrambi hanno ricordato con orgoglio l'inizio del loro percorso di formazione presso l'Accademia Aeronautica.
Tra i rappresentanti dell'industria italiana, l'ing. Lorenzo Mariani, Co-direttore generale di Leonardo e Presidente MBDA Italia:
"Evidente è come sia in atto un'accelerazione legata ad aspetti economici e geopolitici, un salto quantico nel progresso tecnologico che rappresenta una sfida in cui l'industria gioca certamente un ruolo molto importante. Dobbiamo mettere a sistema tutte le migliori competenze e conoscenze del Paese per essere credibili a livello internazionale e cogliere questa opportunità epocale. La coesione, la contemporanea presenza delle forze armate, dell'industria e dell'università, sono fattori imprescindibili, e trovo particolarmente significativo che sia stato fatto in questo luogo, in cui si costruisce ogni giorno un pezzo di futuro del Paese".
Interessante l'intervento dell'ing. Tommaso Ghidini, Capo del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell'Agenzia Spaziale Europea: "La frontiera oggi è lo spazio. Per volare nello spazio abbiamo bisogno di una serie di tecnologie, l'ipersonico è certamente una di queste. Prima di tutto dobbiamo chiederci quali sono le tecnologie che ci servono per fare un volo di questo tipo. Parliamo di propulsione, di materiali, di strutture, quindi di volare ad altissime temperature e di volare in maniera precisa, quindi anche di navigazione."
L'ingegnere Ghidini ha poi sottolineato che tutte queste tecnologie, in prospettiva, potranno servire al trasporto di beni, al trasporto di persone, per la Difesa, per avere accesso allo spazio per fare attività scientifica.
Per quanto riguarda il mondo accademico, oltre ad alcuni docenti come il prof. Raffaele Savino e il prof. Ezio Bussoletti, hanno partecipato giovani sottotenenti frequentatori dell'Accademia Aeronautica, che hanno esposto le conclusioni delle loro tesi di laurea.
Giuliana Russo
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