CASERTA, Truffa degli F24, 198milioini di euro dai comuni non dovuti: arresti e sequestri dalla GDF

28.03.2022

Sarebbero colpevoli di truffa ai danni di ben 17 comuni della provincia. Avrebbero richiesto rimborsi per tributi mai versati. A mettere fine alla truffa milionaria ci ha pensato la Guardia di Finanza di Caserta con il coordinamento della procura sammaritana che ha portato all'arresto di tre persone su ventitrè indagati.

Gli arrestati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato ed Enti comunali, di reati di falso ideologico e autoriciclaggio.

Sono stati raggiungi dai decreti di sequestro delle somme e beni per l'equivalente delle somme incassate.

La GDF ha accertato almeno ventuno frodi. Tra i coinvolti vi sono dipendenti comunali.

A far scattare l'indagine una operazione di 198mila euro su un conto corrente estero intestato ad uno degli indagati che il Comune di Capua aveva versato quale rimborso Tasi rivelatosi non dovuto. Da qui è partita l'indagine che ha scoperto un giro di truffe organizzato ai danni dei vari comuni

I finanzieri della Compagnia di Capua hanno così scoperto un vero e proprio giro di truffe organizzato ai danni di numerosi Comuni del Casertano, ai quali trasmettevano un modello F24 contenente compensazioni e debiti inesistenti.

L'Ente accreditava la somma al richiedente erroneamente. La somma in questo modus operandi è di circa 1,5 milioni di euro.

posto in essere con un modus operandi sempre identico: i componenti del gruppo criminale trasmettevano online ai Comuni un modello F24 contenente compensazioni tra crediti e debiti erariali completamente inesistenti e relativi a tributi locali; tale procedura generava automaticamente verso l'ente locale un flusso finanziario cui poi seguiva la richiesta di rimborso del tributo che il truffatore dichiarava di aver pagato erroneamente.

E' andata loro male però per altre pratiche di richiesta di rimborso del valore di 1,7 milioni che non sono stati pagati.

Nel corso della medesima indagine la Procura ha richiesto dalla autorità ungheresi, la documentazione bancaria per ricostruire il percorso del denaro pagate dagli enti.