CASERTA, Covid 19, disagi, silenzi e zero informazioni, smartworking? Anche no!

06.04.2021

Un paese fantasma, questo ha creato il Covid 19. Smartworking? Ma sappiamo cosa è? Forse, ma forse no. E' una serie di disguidi, di errori da lavoro non in presenza. Si lavora da casa, non si poltrona da casa. Anche lavorando a distanza altrimenti, i cittadini avrebbero risposte e soluzioni e non ci sarebbero così tanti errori, disguidi, ritardi e quant'altro.

Si chiama l'Inps e non risponde nessuno, si chiama l'Asl e nemmeno per idea, i cittadini sono stanchi di fare chiamate inutili che non hanno risposta, o nella migliore delle ipotesi, rispondono e non hanno soluzione ai quesiti. Come per magia (nera) si perdono le pratiche, non si conoscono i protocolli, insomma un disordine che sfinisce il cittadino il quale, non solo deve soffrire per l'impossibilità di parlare face to face con un operatore, ma deve anche vedersi rifiutati alcuni servizi al quale avrebbe diritto.

Così, sparisce la domanda di reddito di cittadinanza di qualche avente diritto, o si abbassa la soglia del reddito di qualcun altro senza che questi ne conoscano il motivo. Al comune di Caserta inoltre, c'è un silenzio tombale. Il telefono squilla costantemente a vuoto. Infatti, la gente non ha ancora saputo come mai non sono stati erogati i buoni spesa comunali. Niente spiegazione per chi contava sui buoni per permettersi un Natale dignitoso.

A nulla sono valse le continue chiamate al Comune. All'Asl? Stessa storia. Per esenzioni e altre certificazioni i telefoni squillano ma non risponde mai nessuno. Tutto rimane bloccato. Tranne il ricevimento delle tasse da pagare. Quelle sono arrivate. E' arrivata anche la Tasi. Tassa sui servizi essenziali che il Comune eroga (?). Ahh, ma allora puliranno le fogne e in caso di piogge non avremo fiumi in città? Certo sarebbe bello. Solo disagi invece, a non finire, per i cittadini 


Laura Ferrante