Carnevale 2023, Alife e Piedimonte riportano in scena la tradizionale farsa di Fra Ciavolino
(Anita Pascarella) Il Carnevale di Alife e
quello di Piedimonte Matese sono da sempre legati fra loro, è proprio ciò che
mi è stato raccontato circa un anno fa da Italo Civitillo, professore di 80
anni, originario di Piedimonte.
Il vecchio Carnevale nasce con i duchi di
Laurenzana, che avevano il Palazzo ducale a Piedimonte, da dove partivano i
carri di Carnevale che venivano seguiti dai duchi, poi c'era un signore che
camminava su un calesse e portava prosciutto, salame, rappresentava un poco
l'opulenza nei confronti della miseria che esisteva all'epoca, colui che
rappresentava il Carnevale andava con delle salsicce addosso, ecc., tanto è
vero che si dice: Carnevale pcché si muorto lu presuttu lu tenia all'ortu la saciccia
la tene appesa, Carnevale puzzi essere accisu.
Queste sono le frasi del borgo, del popolo che era
incitato anche in onore del duca.
Passato questo periodo poi incominciarono a fare
questi gruppi di carri allegorici con le maschere, che sono antichi e si fanno
in tutta Italia, compresi Alife e Piedimonte, in cui si rappresentavano dei
personaggi locali fatti con il cartone, la carta, ecc. Successivamente si
riunivano i vari borghi delle città che facevano delle sfide: a Piedimonte
c'era il gruppo Alla.
Per lungo tempo è rimasto il solo ad occuparsi di
preservare le tradizioni legate a questa festa, insieme a suo fratello Mimmo e per me è stata una piacevole
scoperta, sapere che quest'anno sia ad Alife che a Piedimonte è stata e sarà
rappresentata una farsa a cui sono molto legati: Fra Ciaulino o Fra Ciavolino.
Le farse rappresentate da tradizione, negli anni,
sono state diverse: Zeza Zeza; La Zingarella; La Brunetta; Il Fra Ciaulino ed
ultimamente è stato messo in scena anche Il Conte Stenterello che è una
maschera fiorentina, il Fra Diavolo e così via.
La farsa di quest'anno, fra Ciaulino, è stata indetta dall'Associazione Culturale,
Cantastorie del Torano, per la quale Italo ha curato la regia e il
riadattamento, rivestendo inoltre i panni dell'avvocato. Suo fratello Mimmo, invece, è maestro del complesso musicale, per il Fra Ciavolino suona inoltre la fisarmonica, ma generalmente suona il mandolino.
In questa rappresentazione sono presenti diversi strumenti della tradizione, quali il mandolino (Enrico Navarra) e la tammorra (Andrea D'Abbraccio), a suonare la chitarra è Andrea Raucci.
Mimmo e Italo sono da sempre musicisti per passione e qualche anno fa, li ha purtroppo lasciati un altro fratello, Gaetano, un sacerdote, chiamato padre Marcellino, organista a Sant'Anna in Vaticano.
Non è la prima volta che Italo Civitillo ricopre
un ruolo in una di queste rappresentazioni, in passato ad Alife ha interpretato
Il Conte Stenterello, mentre a Piedimonte ha fatto La Brunetta ed Il Fra
Ciavolino.
Quella della tradizione e il folclore del territorio è una passione che i fratelli Civitillo, sono riusciti a trasmettere anche alle proprie figlie, tant'è che anche loro danno il proprio contributo in quest'occasione. Le figlie di Italo, Roberta e Antonella rispettivamente nei panni del Pubblico Ministero e di Pulcinella e la figlia di Salvatore, Fiorella è la Marchesa Fiorellini.
Altri personaggi e interpreti:
la Canzonettista, Netta Antonucci;
Fra Ciaulino, Enzo Altieri;
Picuozzo Riccio, Enrico Scasserra;
il Presidente, Domenico Cerchia;
il Brigadiere, Fabio Mastrangelo;
il Carabiniere, Armando Fraccastoro;
la Contessa, Annarita Imparato;
la Principessa, Patrizia Martinelli;
la Duchessa, Maria Natale;
la Baronessa, Maria Di Santo;
1º Giurato, Raffaele Fantini;
2º Giurato, Salvatore di Costanzo.
Quella di Fra Ciaulino o Fra Ciavolino, è una
farsa particolare, in cui il protagonista, viene arrestato per dei fatti
che sono accaduti perché c'è chi dice che lui abbia ucciso l'amante di questa
donna di cui si è invaghito, ma in effetti non è così perché lui era un giovane
bellissimo, i genitori lo costrinsero a farsi monaco, quando si è innamorato di questa donna, automaticamente è andato dal priore ed
ha preteso la metà di quello che aveva portato al convento, il priore non ha voluto darglielo
e lui lo voleva schiaffeggiare, ma lo ha stretto un po' di più e lo ha
affogato. Quindi in realtà ha ammazzato il priore del convento e non come si
dice nella rappresentazione, l'amante di questa signora.
Lei assiste a quando lo hanno portato in carcere,
voleva vederlo e mentre viene incatenato e portato in prigione, canta questa
canzone: Io ti seguivo quasi ogni mattina, gira in tutte quelle vie,
andavi studiando l'ago vecchio. Lei gli risponde: T l'aggia ritt tant e tanta vot quann vriv a me cagnavi via, tu me vniv
aret pe fa a spia na via nunn a tenivi p sape.
Sicuramente una parte centrale del Carnevale 2023
a Piedimonte Matese e Alife, sarà quella di riportare in scena la tradizione
popolare.
La rappresentazione si è svolta il 19 febbraio
alle 16 in Piazza Roma e alle 17 a Sepicciano, presso Piedimonte Matese.
Sarà replicata, oggi 21 febbraio alle 16,30 in
Piazza Carmine e alle 17,30 in Piazza Caso, presso Piedimonte Matese, per poi
spostarsi alle 18,30 anche in Piazza Vescovado ad Alife.
In entrambe le città, questi due giorni, non è
mancato l'intrattenimento per i bambini, con artisti di strada, quali
trampolieri, giocolieri, sputafuoco e clown.
Messi a disposizione anche: la ballon art, i
gadget luminosi e delizie come lo zucchero filato, i lecca-lecca e i pop-corn.
Ad Alife, doppia sfilata in maschera, il 19 e il
21, allo stesso orario (14,30) in partenza da Piazza XIX Ottobre per poi
percorrere il centro storico.

Nel programma carnevalesco del comune Alifano,
spicca anche il Teatro dei Burattini, tenuto dalla Compagnia Teatrale "Le Maschere" e dedicato a due esponenti della tradizione napoletana:
Pulcinella e Arlecchino, "Pulcinella e Arlecchino... Paese che vai... usanza che
trovi".

A Piedimonte invece, due bambini, in queste
giornate di festa, hanno gentilmente offerto la musica.
