Arriva il nuovo album di Marco Mengoni: MATERIA (PELLE).

07.10.2022

(Unatoka wapi)

(Unatoka)

(Unatoka wapi)

E quel che vedi non esiste

(Unatoka wapi)

È nato ieri e già finisce

(Unatoka wapi)

Niente è tutto quel che ho

unatoka wapi (Unatoka wapi)...

(Anita Pascarella) 

Nella giornata di ieri, 6 ottobre, è partito il Marco Mengoni live 2022, presso il Mediolanum Forum di Assago, con cui l'artista ha presentato anche alcuni brani dell'album, uscito quest'oggi.

Marco ha inoltre annunciato il ritorno negli stadi nell'estate del 2023 con "Marco Mengoni negli stadi".

LE DATE DEL "Marco Mengoni Live 2022"

  • 5,7,8 e 10 OTTOBRE Mediolanum Forum, MILANO. Tutti SOLD OUT, ancora disponibili solo i biglietti per il 10 OTTOBRE.
  • 12 OTTOBRE Pala Alpitour, TORINO. SOLD OUT.
  • 14 OTTOBRE Unipol Arena, BOLOGNA. SOLD OUT.
  • 16 OTTOBRE Vitrifrigo arena, PESARO. SOLD OUT.
  • 18 OTTOBRE Nelson Mandela Forum, FIRENZE.
  • 21 e 22 OTTOBRE Palazzo dello sport, ROMA. 21 OTTOBRE, SOLD OUT.
  • 27 OTTOBRE Palasele, EBOLI.

"Marco Mengoni negli stadi 2023"

  • 20 GIUGNO Stadio Euganeo di PADOVA
  • 24 GIUGNO Stadio Arechi di SALERNO
  • 28 GIUGNO Arena della Vittoria di BARI
  • 1 LUGLIO Stadio Dall'Ara di BOLOGNA
  • 5 LUGLIO Stadio Olimpico di TORINO

I singoli che hanno anticipato l'uscita di questo nuovo album sono due:

No stress (pubblicato il 9 maggio), che ha animato le nostre estati e molto passato dalle radio.

È un inno energico e vitale, un invito ad allontanarci dalla frenesia della vita di tutti i giorni in cui siamo immersi per creare un proprio mantra personale che ci regali positività e ci permetta di ritrovare il nostro spazio. Autori: Marco Mengoni, Davide Petrella e Zef, prodotto da Zef.

Tutti i miei ricordi (16 settembre) un pezzo autobiografico, che parla di tutti i ricordi del proprio percorso umano ed artistico, rivolgendosi in particolar modo a qualcuno che c'è sempre stato nei momenti difficili, che ora hanno superato insieme. Scritto da: Alessandro La Cava, Dario Faini, Marco Mengoni e Roberto Casalino. Prodotto da: DRD.

MATERIA (PELLE)

È il secondo album di una trilogia avviata da Mengoni, il 3 dicembre 2021, con "Materia (Terra)", con cui il cantante intende dimostrare la propria versatilità (un incrocio di generi differenti), trattando temi differenti: In città, prodotto da Mace (con cui aveva già collaborato per Cambia un uomo) e scritto insieme ad autori come: Alessandro De Blasio, Leonardo Zaccaria, Simone Benussi e Vincenzo Colella. Attraverso questi ritmi piuttosto ballabili, coloro che hanno realizzato il pezzo intendono rappresentare il modo in cui gli incontri che avvengono in una città molto frenetica come Milano, riescano in realtà a mutarne la percezione e la visione.

Migliore di me, una canzone scritta in coppia con Raffaele Esposito e prodotta da B-CROMA, E.D.D. e Populus, in cui il cantante si mette completamente a nudo, mostrando la propria onestà, attraverso il proprio romanticismo. Ammette di non riuscire a fidarsi neppure di sé stesso e di soffrire per la fine di una storia d'amore, ma di voler comunque mantenere la propria sincerità.

"Scusa se ti guardo andare via e non ti dico niente, ma cosa cambierebbe una bugia e sai che adesso niente. Forse dovevo solo chiederti perché non vuoi più restare, ma non mi fido quasi mai di me, immagina di chi potrebbe farmi male. Sono fuori lontano dai navigli come partire, andare in India per cercarsi altrove, un bacio sulla bocca, un giro di vodka e non ricordo più perché non ci sei... Cambierei ogni cosa adesso, ti verrei a prendere, questa notte che fai? Facciamo pace con i miei e con i tuoi guai".

Il filo conduttore del brano Unatoka wapi è la domanda "Da dove vieni?", che in realtà oggi nasconde anche tanti pregiudizi.

Scritto da Mengoni insieme a Fabio Ilacqua e prodotto da Cristiano Crisci, genio della ritmica africana.

Neruda scritto con Edwyn Roberts, Giordano Colombo, Giovanni Pallotti, Simone Privitera e Viviana Colombo, prodotto da Simon Says!

È un flamenco con cui il cantautore sceglie proseguire la linea di celebrazione di tutti quei personaggi che lo hanno ispirato negli anni, iniziata con Frida Kahlo e Muhammad Ali. Si tratta, come suggerito dal titolo stesso, di Pablo Neruda.

"Fossi capace come Pablo Neruda staremmo già ballando sulla luna, ma il vino a questa festa no non aiuta, Neru-Neruda, alma desnuda, ci fosse ancora tempo per una scusa, di questa hermana festa nella testa e dita sulla pelle, un ombra confusa Neru-Neruda, alma desnuda."

Parlami sopra, di cui Mengoni è autore insieme ad Andrea Ferrara, Giovanni Cerrati, Matteo Novi, Tanguy Haesevoets, Vincent Van Den Damme e Vincenzo Colella; prodotto da Sixpm, Témé Tan e Noza. È un inno alla leggerezza e alla spensieratezza, in cui la ricerca dell'altro assume le sembianze di un viaggio nell'anima tutto da scoprire. È una delle prime tracce che sono state lavorate per questo disco, unione di diverse atmosfere musicali, partendo dall'Africa e passando per l'Europa, fino a raggiungere l'Oriente.

Respira, un vero e proprio inno dedicato alla figura della madre, un testo dalla profonda intensità emotiva che viene bilanciato dall'allegria e dalla leggerezza dell'universo melodico e ritmico. La madre è descritta quasi come una figura divina dalla profonda bellezza, a cui si confidano tutti i propri dolori ed ansie

"Oi mama, ho un dolore alla testa

non posso pensare

e spine nella mia bocca

non riesco a parlare

e un filo di fiato corto appeso al petto

e la pelle che porto addosso è un abito stretto."

Tutto ciò è descritto attraverso un intreccio di contaminazioni africane, mischiate all'elettronica e l'inserimento di una serie di cori in lingua maiori.

Autori: Fabio Ilacqua, Marco Mengoni, Taguy Haesevoets e Vincent Van Den Demme.

APPUNTI

Come, nel precedente lavoro discografico, Materia (Terra), Marco ha scelto di proporre una serie di appunti nati durante le sessioni di registrazione, per permettere all'ascoltatore di immergersi pienamente nell'atmosfera che domina l'album.

APPUNTO 3. 16.03.2022

Come è evidente, dal confronto con la traccia successiva "Respira", questa registrazione è nata da divagazioni di Marco e Témé Tan durante le sessioni per la composizione e registrazione del brano.

L'Appunto 4. 27-06-2022 è uno sviluppo alternativo del sample di voce di "Chiedimi come sto" e riflette parte delle suggestioni che pervadono il disco, che a tratti richiamano le atmosfere eteree dei canti corali.

I DUETTI

Attraverso te (feat. La Rappresentante di Lista)

Questo pezzo è stato scritto da Dario Mangiaracina, Simone Privitera e Veronica Lucchesi.

È il primo featuring in duo con La Rappresentante di Lista.

Dalle sonorità sperimentali, spicca infatti l'utilizzo di percussioni e strumenti armonici particolari, come le percussioni brasiliane, il pandeiro e la kalimba, il tutto insieme ad una grande varietà di chitarre.

La tematica è quella di una conoscenza reciproca che permetta di attraversare e comprendere appieno l'altro, in cui ci si trova pienamente riflessi e grazie a cui si potranno superare le difficoltà e le paure, trovando la forza per sorridere nonostante tutto.

"Attraverso me

Vedo riflesso quello che cresce in te

Attraverso me

Saluterò le paure

Attraverso me

Sorriderò per non farti piangere

Attraverso me

Attraverso te

Attraverso te che attraversi me"

Ancora una volta (con Samuele Bersani)

Marco Mengoni ha affermato riguardo questa collaborazione: "Considero la presenza di Samuele nel brano come un prezioso regalo, il più bello di tutti, inaspettato".

Anche Bersani ha una stima profonda per l'amico e collega: "I timbri delle nostre voci, nella loro evidente diversità, si fondono a meraviglia. Me ne sono accorto la prima volta quando ebbi modo di averlo ospite ad un mio concerto. Ci ritroviamo adesso a distanza di anni con una canzone intensa e senza fronzoli. La nostra collaborazione è come l'abbraccio spontaneo che ci diamo ogni volta che ci incontriamo. Contiene l'affetto speciale e la stima profonda che abbiamo l'uno per l'altro". Ha infatti manifestato fin dal principio la sua voglia di prendere parte a questo pezzo, da cui è rimasto profondamente colpito.

Certo è che in questo testo intenso e poetico, le loro voci si fondono alla perfezione. Nel brano spicca inoltre una forte composizione orchestrale, per la sezione degli strumenti a corda: chitarre acustiche, chitarre elettriche e charango; anche gli strumenti a fiato sono diversi: tromba, trombone, flauto, sax soprano; non mancano neppure gli archi, diretti da Rob Moose, con cui Mengoni aveva già collaborato in Materia (Terra).

Autore insieme a Mengoni, figura ancora una volta, per quanto concerne questo disco, Fabio Ilacqua. Prodotto da: E.D.D.

Chiedimi come sto (feat. Breash)

Scritta da Mengoni, con Piero Romitelli e Tony Maiello e prodotto da Zef e Marz.

Il testo è reso peculiare grazie alla collaborazione con il rapper genovese Breash, che ha una voce, ovviamente, completamente diversa da Mengoni.

Il genere rappresentato è lo switch, un'archiviazione della parte dance.

Con questo secondo album della trilogia attraverso cui intende raccontare tre anime differenti, Mengoni, prosegue il suo impegno nella campagna di sensibilizzazione contro l'uso della plastica monouso.

Con il precedente "Materia (TERRA)", infatti, è stato il primo in Italia, a prendersi l'impegno di utilizzare come packaging, un greenboox 100% plastic free, composto da carta proveniente da una filiera di approvvigionamento (con certificazione FSC).

I formati disponibili sono: LP Black 180gr e cofanetto CD con Materia (Pelle) e Materia (Terra) Greenbox 100% Plastic Free.

È così che Mengoni ha descritto nella copertina del suo nuovo album, questo suo ultimo progetto, un pensiero condiviso anche attraverso le sue stories di Instagram:

"Del mio DNA solo il 35% è italiano. L'ho scoperto facendo un test mesi fa: il risultato mi ha dato la conferma di quello che ho sempre pensato. Lo scrivo qui, nei crediti di questa seconda parte di Materia, perché questo disco, come me, è solo per il 35% italiano, l'altro 65% è contaminato dal resto del mondo. Mi piace pensare che non esistano frontiere, barriere culturali, razziali, sessuali e di qualsiasi altro genere... Mi immagino tante schegge con riflessi differenti che si incontrano e si fondono per creare sempre qualcosa di nuovo, senza appartenere a nessuna categoria a nessun genere, senza fissarsi in un luogo preciso, ma che maturino, evolvano e si arricchiscano: un po' come la nostra pelle che non è mai uguale a ieri e domani sarà già diversa, muta di colore, di forma, si arricchisce di rughe, di esperienza, del peso della gravità, vive, sente il sole, il vento, l'acqua e il fuoco.

Imparare ad accettare i cambiamenti come una fortuna e non come una punizione ha cambiato la mia vita e ancora una volta lo devo alla mia famiglia.

Materia (pelle) lo dedico ancora a te, Mamma.

Grazie alla mia famiglia, a ognuno di voi, per avermi insegnato cosa significhi avere una famiglia. Sempre."