Addio a Piero Angela, il papà di Quark è morto per malattia degenerativa

17.08.2022

Nato il 22 dicembre 1928, il 14 agosto 2022 (all'età di 93 anni) Piero Angela purtroppo ha esalato il suo ultimo respiro, a causa di una malattia degenerativa all'apparato scheletrico, nota con il nome di discopatia.

Un'altra grande figura che ha fatto la storia del nostro paese, ha dovuto dirci addio.

Come dimenticarlo infatti? Uomo dalle mille doti: divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista.

Fu proprio lui a creare uno dei più grandi programmi scientifici di tutti i tempi, QUARK, andato in onda dal 1981 al 1989.

È stato uno dei primissimi programmi di questo genere.

La televisione nacque nel 1954 con un solo canale, l'attuale Rai1, a cui nel 1961 si aggiunse Rai2 e solo nel 1979 si aggiunse Rai3. Negli anni Ottanta stavano nascendo le televisioni private, il cui punto di forza fu l'intrattenimento.

L'offerta culturale per cui era nata la Rai, con i suoi programmi scolastici nei primi anni nel 1967 cambiò impronta con la nascita del genere documentaristico.

Proprio quello a cui apparteneva la figura di Piero Angela.

Prima ancora della nascita di Quark, fu anche influenzato dallo storico regista Roberto Rossellini nel 1968, per la creazione di una serie di documentari dal titolo: Il futuro nello spazio, sul tema del programma Apollo. Durante le riprese effettuate negli Stati Uniti realizzò anche numerosi collegamenti in diretta per la RAI in occasione del lancio del vettore Saturn V che portò i primi astronauti sulla Luna.

Incominciò quindi una lunga attività di divulgazione scientifica che negli anni successivi lo portò a produrre numerose trasmissioni di informazione.

Piero ebbe anche una breve carriera iniziale come musicista, jazzista e pianista.

Condusse il telegiornale sul Programma Nazionale (nome con cui nacque l'attuale Rai 1) dal 1954 al 1976 e sul Secondo programma (l'attuale Rai 2) dal 1961 al 1976; mentre lo si vide alla direzione del TG2 dal 1976 al 1981.

Per la maggior parte della sua carriera però si occupò per l'appunto di documentari, nelle diverse varianti di Quark: Quark (Rete 1, 1981-1982; Rai 1, 1983-1989); Quark in pillole (Rai 1, 1983); Il mondo di Quark (Rai 1, 1984-1994); Antologia di Quark (Rai 1, 1985);

Quark Economia (Rai 1, 1986); Quark Speciale (Rai 1, 1992, 1998); Quark Europa (Rai 1, 1992); Enciclopedia di Quark (Rai 1, 1993); Serata Quark (Rai 1, 1994); Speciale Superquark (Rai 1, 1997-2015); Superquark musica (Rai 1, 2018); Superquark (Rai 1, 1995-2022); Superquark natura (Rai 1, 2018-2022); Superquark+ (RaiPlay, 2019-2022).

Altri programmi dello stesso stampo di cui fu conduttore sono: Speciale Ulisse: Quella notte sulla Luna (Rai 1, 2019) e Speciale Ulisse: Un pianeta meraviglioso - Il futuro da salvare (Rai 1, 2021).

Da non dimenticare che si occupò anche del programma contenitore per la famiglia di Rai1, diviso in diversi generi tra cui: cinema, musica e sport, nato nel 1976 ed ancora in corso, la domenica pomeriggio su Rai 1, di cui fu presentatore nel 1999 e nel 2000.

Ebbe quindi una carriera lunga ben 70 anni.

Nel 1955 a Parigi sposò Margherita Pastore che attualmente ha 87 anni, i due ebbero due figli: Alberto e Christine.

A sua volta Alberto Angela, divenne un paleontologo, divulgatore scientifico, conduttore televisivo, giornalista e scrittore italiano, altrettanto noto.

Condusse al fianco del suo amato papà: Il Pianeta dei Dinosauri nel 1993, una serie documentaristica televisiva dedicata alla vita dei dinosauri studiati mediante delle ricostruzioni, grazie anche alla coproduzione con Agip; si occupò di Superquark e Speciali di Quark a partire dal 1995 e va ricordato inoltre per "Ulisse - Il piacere della scoperta" (Rai 3, 2000-2018; Rai 1, dal 2018).

I figli (Christine e Alberto), insieme alla moglie, gli hanno dato il loro ultimo saluto nella giornata del 16 agosto 2022, in Campidoglio, a Roma dove era stata allestita la camera ardente, accompagnati dall'ammirazione di una grande folla.

Alberto Angela, durante l'omelia, ha ricordato gli insegnamenti che il suo papà ha dato a milioni di italiani con trasmissioni, libri, usando tutti i media per parlare e divulgare.

Eglie mette però in risalto, l'insegnamento ricevuto nei suoi ultimi giorni: "Non avere paura della morte", la più grande paura di un essere umano, è stata da lui attraversata con una serenità da cui è rimasto davvero colpito.

Probabilmente se ne è andato soddisfatto, grazie alla grande quantità di esperienze accumulate nel corso della sua vita.

Lui amava ripetere, soprattutto negli ultimi tempi, un aforisma di Leonardo Da Vinci: "siccome una giornata ben spesa dà lieto dormire, così una vita ben usata dà lieto morire."

Anita Pascarella