A San Marzano sul Sarno (SA) non si riesce più a respirare.

09.09.2022

di Anita Pascarella

Ma tu lo sai che
L'undicesimo comandamento è 

Non inquinare?

Il mare sta morendo di dolore

I fiumi di vergogna e impurità

Quel buco nell'ozono fa rumore

Che cos'altro poi succederà?

Cara terra mia

Ti stan spaccando il cuore e tu lo sai

Cara terra mia

Che razza di futuro troverai?

Nei tuoi giardini i fiori sono già

Siringhe, vetri e oscenità

Cara terra mia sei l'unica speranza che ci sia

SOS a chi lo capirà

-Al Bano e Romina (CARA TERRA MIA) 

Nella città di San Marzano sul Sarno (SA) alla fine di Fosso Imperatore.

Gli operai della fibra ottica sono dovuti scappare dal luogo in cui stava lavorando perché non ce la facevano.

Dal centro di San Marzano sul Sarnoarrivano i rifiuti delle discariche, una puzza pazzesca e di conseguenza anche la terra è praticamente morta e diventata completamente paludosa.

Tutti questi scarti chimici giungono anche a Castellammare di Stabia e a Torre Annunziata.

Di fronte c'è anche una serra di pomodori, finiti senza dubbio tutti sulle nostre tavole e nei supermercati della zona.

La falda acquifera non esiste più, è super inquinata.

In quei terreni non si vede altro che melma e la cosa peggiore è che non ci si limita solo ai pomodori, ma vengono coltivate verdure di ogni specie che noi finiremo per mangiare.

I criminali di San Marzano sul Sarno, perché sono così li si può definire, non sottopongono a sequestro i terreni, ma i contadini e gli operai delle aziende agricole continuano a lavorare, continua ad essere tutto regolare.

Rifiuti nascosti addirittura dietro ai cespugli.

Le abitazioni sono state quasi tutte abbandonate e giustamente chiunque evita quel luogo.

Il fiume Fosso Imperatore colmo di schifezze va poi a finire nel Sarno, arrivando fino a Torre Annunziata e Castellammare di Stabia.

È una vergogna come le istituzioni locali, compresi la polizia municipale, il sindaco, l'assessore all'ambiente, non si ribellino e cerchino di porre fine a tutto questo.

Neppure l'assessore del consorzio di bonifica D'Angelo interviene, pur dicendo che questa sia la parte lesa.

Ecco cosa ha procurato il presidente della regione, De Luca, senza dubbio anche lui colpevole di tutto questo.

Per maggiori approfondimenti visivi, ecco il link del profilo di Gaetano Allocca che ha realizzato un video in cui è rappresentato tutto questo scempio:

https://fb.watch/fjlM1Wk1ou/