NAPOLI, Morte Cristina Alongi: i familiari saranno risarciti

27.01.2023

Condannati il Comune di Napoli e il Ministero dell'Interno. Pallotti, Ciaramella e Ronzullo: "Necessario segnalare le buche stradali e documentare"

«Nei giorni scorsi il Comune di Napoli e il ministero dell'Interno sono stati condannati a risarcire i familiari di Cristina Alongi, la donna di 44 anni uccisa dal crollo di un pino in via Aniello Falcone a Napoli.

Il giudice ha ritenuto che l'evento non poteva essere considerato imprevedibile, ma annunciato, in quanto segnalato opportunamente agli enti locali e agli organi di controllo del territorio, che avrebbe dovuto imporre interventi rigorosi.

Questa vicenda ci dimostra, ancora una volta, quanto sia importante segnalare le situazioni di pericolo sulle strade italiane». Così Alberto Pallotti e Biagio Ciaramella, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV e dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV, ed Elena Ronzullo, presidente dell'Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV.

«Invitiamo da tempo tutti i cittadini a segnalare le buche che si formano sulla strada, specialmente in questi giorni di piogge torrenziali, in modo da avere delle prove da esibire in caso di incidenti stradali», dichiarano, «soprattutto ora, alla luce della recente sentenza che ha risarcito i parenti della donna uccisa dal crollo di un albero, segnalato, a Napoli».

Il risarcimento di oltre un milione di euro disposto in favore dei parenti di Cristina Alongi giunge dopo la condanna in sede penale di un'agronoma del comune di Napoli e di un esponente del corpo dei Vigili del Fuoco. Il giudice ha individuato come responsabili il comune e il ministero dell'Interno, poiché si doveva intervenire a rimuovere un pericolo che era stato debitamente segnalato.

«Invitiamo, come Associazione, tutti i cittadini intenzionati a cooperare affinché le nostre strade diventino sicure, di segnalare, tramite i social con foto e riferimenti precisi, le varie buche o gli altri eventuali problemi stradali che possono causare incidenti», afferma Ciaramella, «la nostra campagna di sensibilizzazione prosegue anche in questo senso e coinvolge non solo Napoli, Caserta e gli altri centri del casertano, ma tutta la Campania. È importante che ci siano le prove dei pericoli disseminati sulle strade per mostrarli alle Forze dell'Ordine e alle Procure. In seguito, chi ha subito un danno o ha perso un familiare in un incidente stradale può rivolgersi a noi, che ci attiviamo con i nostri legali perché gli enti si assumano le loro responsabilità».

Le Associazioni chiedono, dunque, l'aiuto dei cittadini e nel contempo invitano gli enti a intervenire subito per mettere in sicurezza le strade tramite la legge 208 e i fondi del PNRR. La legge 208 prevede che le entrate comunali provenienti dai verbali di infrazione alle norme del Codice della strada siano investiti per migliorare la sicurezza stradale.

«Sarebbe importante, inoltre, informare gli studenti sul pericolo che costituisce una strada dissestata», prosegue il vicepresidente, «invece, assistiamo con una certa frequenza alla pubblicità che sindaci e assessori fanno sui media quando ci sono lavori da iniziare sulle strade, con tanto di foto e di dichiarazioni come se fosse un evento straordinario. Tante volte questi lavori non terminano mai e la pubblicità fatta produce solo un effetto boomerang. Val la pena ricordare che gli amministratori sono stati eletti per migliorare le condizioni del territorio e dei cittadini che ci vivono».

Biagio Ciaramella ricorda che, nonostante le allerte meteo, nessuno agisce preventivamente per evitare i danni del maltempo sulle strade, le cui conseguenze drammatiche ricadono molto spesso sugli automobilisti. Ecco perché chiede ai cittadini segnalazioni documentate delle buche.

«Gli amministratori locali dovrebbero mostrare più attenzione per le segnalazioni dei cittadini. Occorrono più fatti», rimarca il vicepresidente Ciaramella, «le nostre Associazioni lavorano tanto sui territori, nei tribunali, presso le Istituzioni. Infatti, siamo stati recentemente ricevuti dal Capo di gabinetto del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, siamo riusciti, con sacrificio, a chiedere al Papa di esprimersi su questa piaga nella Giornata mondiale dedicata alle vittime della strada. E anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato il problema nel suo discorso di fine anno. Abbiamo presentato le nostre richieste direttamente a questo esecutivo e abbiamo fatto convenzioni con vari comuni. Ciò che non accettiamo categoricamente è il comportamento di alcuni politici che ci affiancano solo per farsi pubblicità elettorale».