ADDIO BRUNO ARENA: TI RICORDEREMO SEMPRE COME UN GUERRIERO.

28.09.2022

Bruno Arena nacque a Milano il 12 gennaio 1957, suo padre era originario di Messina.

Per un periodo frequentò il liceo artistico, poi decise di iscriversi all'ISEF e diventare insegnante di educazione fisica. Insegnò presso alcune scuole elementari, medie e superiori in provincia di Varese.

Nel 1983 ebbe i suoi primi approcci con gli spettacoli comici, grazie ad alcune esperienze come animatore nei villaggi turistici.

Nel 1984 rimase sfigurato a causa di un incidente automobilistico, nel corso del quale finì anche per perdere parzialmente la vista ad un occhio, riuscì tuttavia a sfruttare questa disgrazia a proprio favore, sdrammatizzando in ogni suo spettacolo sulla propria bruttezza.

Ciò lo costrinse a prendersi comunque, una pausa dalle scene, per essere sottoposto a numerosi interventi chirurgici.

Dopo 4 anni, nel 1988, conobbe, l'amico e collega Max Cavallari e si diresse così, verso la vita cabarettistica.

I due, nel corso di una passeggiata sulle spiagge di Palinuro, in provincia di Salerno, decisero di formare il duo comico che li renderà famosi, i Fichi d'India, nome scelto per rendere omaggio all'ambiente in cui si trovavano immersi, circondati proprio dalle piante di questo famoso frutto.

Esordirono in un locale di Varese, il "Fuori pasto" e divennero poi, famosi in tutta la nazione.

Sei anni più tardi, nel 1994, parteciparono alla trasmissione "Yogurt", su Italia 1 e nello stesso anno, vennero contattati da Radio Deejay per la quale iniziarono a scrivere e condurre una propria trasmissione, Tutti per l'una.

Per il programma, che durò fino al 1998, collaborò anche Marco Baldini.

La loro carriera televisiva raggiunse l'apice nel 1995, quando parteciparono alla famosa gara di barzellette "La sai l'ultima?", in onda su Canale 5.

Tuttavia non rinunciarono ad un approccio dal vivo con il proprio pubblico e dunque, dal 1996 al 1998, animarono la bella stagione dell'Aquafan di Riccione.

Il duo partecipò alle prime edizioni di Zelig, di cui abbandonò le scene nel 2007, per dare spazio ad un'altra importante trasmissione, Colorado, che abbandonerà nel 2012 per partecipare nuovamente a Zelig nel 2013.

Presero parte anche a diverse edizioni di un concorso di bellezza organizzato dalla Lega Nord, Miss Padania.

Bruno Arena, ebbe anche una grande carriera cinematografica, della durata di circa 9 anni.

Il primo film a cui partecipò, nel 1999, fu "LUCIGNOLO" con la regia di Massimo Ceccherini e nello stesso anno, lo ritroviamo in "Amore a prima vista", il cui regista è il grandissimo Vincenzo Salemme.

Successivamente, anche nella produzione cinematografica lo ritroviamo, al fianco di Max Cavallari, a cui era legatissimo.

Per la prima volta sul grande schermo, nel 2001 con:

•Amici Ahrarara, regia di Franco Amurri

Da ricordare poi, i cinepanettoni e le commedie:

•Merry Christmas,regia di Neri Parenti (2001)

•Natale sul Nilo,regia di Neri Parenti (2002)

•Natale in India, regia di Neri Parenti (2003)

•Le barzellette, regia di Carlo Vanzina (2004)

•Matrimonio alle Bahamas, regia di Claudio Risi (2007)

•La fidanzata di papà, regia di Enrico Oldoini (2008)

Ma anche nella versione di Pinocchio (2002), diretta da Roberto Benigni (che ritroviamo anche nei panni del protagonista) ed in cui Bruno Arena fu la Volpe e Massimo Cavallari, il Gatto.

LA MALATTIA DI BRUNO ARENA E LE CAUSE DELLA MORTE

Il 17 gennaio 2013, nel corso della registrazione di una puntata di Zelig, Bruno Arena fu vittima della rottura di un aneurisma e ciò gli provocò un'emorragia celebrale.

Fu operato d'urgenza presso l'Ospedale San Raffaele di Milano, che lasciò l'11 febbraio per essere trasferito in un centro di riabilitazione.

Fu soltanto però il 1 marzo che uscì dal coma ed iniziò la terapia riabilitativa.

L'anno successivo, nel 2014, fece la sua prima riapparizione in pubblico, nel corso di una partita che vide l'Inter (di cui era grande tifoso), affrontare il Bologna, presso lo Stadio San Siro di Milano.

Fortunatamente in un periodo così difficile, il suo caro amico, Max Cavallari, i suoi figli (Gianluca e Lorenzo) e sua moglie, Rosy Marrone, non lo hanno mai lasciato solo.

Gli hanno dato la forza di non perdere mai il sorriso.

Lei era gelosissima del suo uomo, come affermò anche nel corso di un'intervista nel 2013, poco dopo l'aneurisma di Bruno, temeva che qualcuno potesse portarglielo via.

Forti di un amore immenso, cresciuto nel corso del tempo, ebbero due figli.

Le nozze d'argento purtroppo accaddero nel periodo più buio della malattia di Bruno, il 2013, così dovettero ovviamente rimandare i festeggiamenti e l'anno successivo hanno deciso di festeggiare, "un nuovo matrimonio".

Rosy stessa, ha raccontato, la loro scelta di rinnovare le promesse nuziali presso la chiesetta della clinica in cui era ricoverato Bruno. Lei decise di indossare nuovamente il proprio abito da sposa e fu come rivivere le stesse emozioni e la stessa felicità di quel giorno, dopo tanto tempo.

IL SALUTO DI SUO FIGLIO GIANLUCA

Gianluca Arena, 31 anni, ha scelto di seguire le orme da comico del proprio papà.

Una passione trasmessagli da Bruno, come afferma lui stesso: «Mi sono innamorato di quello che sapeva dare alla gente. Da ieri continuiamo a ricevere così tanto affetto da parte di tutti, è bello sapere di poter contare sull'affetto di così tante persone».

È proprio il figlio, a riconfermare ancora una volta, quanto il comico sia al contempo stesso stato un guerriero: «Ha combattuto mille battaglie e le ha affrontate tutte fino all'ultimo come un vero guerriero, ieri sera se n'è andato in punta di piedi».

Ci dice poi, quanto i ricordi stiano riaffiorando alla mente, suscitando anche, come è naturale che sia, qualche lacrima: «Voglio ricordarlo e ringraziare tutte le persone che in queste ore ci stanno dimostrando tanto affetto. Mio padre era un comico, ma mi spiace per coloro che non hanno potuto conoscere la persona. Tutti coloro che lo conoscevano lo sanno, sorrideva sempre, anche all'Esselunga, quando andava a fare la spesa».

Parla poi del loro rapporto: «Credo che la gente immagini che entrava in casa e mi faceva una delle sue battute, ma non era così. Alla fine era un papà e il nostro era un classico rapporto padre e figlio, di quando sei un adolescente e pensi di poter fare quello che vuoi. In più, io ho iniziato a fare cabaret senza dirgli nulla, volevo arrivare a dei risultati da solo.»

Come ogni genitore che si rispetti, gli ha insegnato i sani principi: «Cosa mi ha insegnato più di altro? Mio papà mi ha insegnato l'umiltà e i principi sani su cui baso la mia vita. Mi mancherà tanto».

A tal proposito, ci racconta un aneddoto: «Ma alla fine di uno spettacolo, andato bene, lo vidi in fondo alla sala, cappellino in testa e occhiali da sole, la sua divisa. Era evidentemente aveva scoperto che quella sera sarei andato in scena. Ricordo che si è avvicinato alla fine dello spettacolo e mi ha detto: "Lo sai che hai dei tempi comici da far cagare?"».

Gianluca vive a Rimini, quindi purtroppo non ha potuto trascorrere con il suo amato papà, tutto il tempo che gli rimaneva, tuttavia riguardo la sua malattia, racconta: «Lo scorso anno ha avuto delle complicazioni, ma la strada era in ripresa. Per fortuna, settimana scorsa sono riuscito a vederlo, ad abbracciarlo, era sorridente. Detto fuori dai denti però, abbandonando l'egoismo che vorrebbe tenere a se le persone care a tutti i costi, se n'è andato mentre dormiva, come voleva lui. Da nove anni era costretto a stasera seduto, lui che prima non riusciva a stare fermo un quarto d'ora».

E infine, sicuramente con l'amaro in bocca e nel cuore, fa sapere al pubblico, come è venuto a conoscenza di questa tragica notizia: «Vivo a Rimini da diversi anni. Ieri sera, intorno alle 10, mi ha chiamato mia madre per dirmi che papà non c'era più e sono partito subito per Varese.

Durante la telefonata c'è stato un momento di silenzio in cui ha raccolto tutta la sua forza e il suo coraggio per darmi la notizia. In queste ore siamo tempestati di affetto: invito tutte le persone che vogliono condividere un ricordo, una foto, avere informazioni a contattarmi sui social, direttamente».

Infine, su Facebook ed Instagram, Gianluca, lo ha salutato tramite un post in cui sono rappresentati in un felice scatto, accompagnato dalla didascalia: «Il mio super eroe... alla fine della fiera... il mio papà. Buon giro in bici ❤️»

E nelle storie con uno sfondo nero, con la tenera frase: «Non ero pronto... Ma tanto non lo sarei mai stato... Buon viaggio papà... Lasci un vuoto immenso», dopotutto chi sarebbe mai pronto a perdere i propri genitori?

E ancora, in un'altra story, la stessa condivisa anche dall'amico Max, annuncia l'ora ed il luogo, in cui ci sarà questo doloroso saluto: «I funerali si terranno a Varese presso la basilica di San Vittore venerdì 30 settembre alle ore 15.30».

Questo ragazzo aveva un rapporto tanto speciale con il proprio papà, numerosissimi i ricordi condivisi anche negli anni passati, sui social. 

Nel 2017 ebbero modo di condividere il palco, nonostante la malattia di Bruno: Su un palco così importante, insieme a te papà 😁 un sogno che si avvera!

E ancora, cercava di rassicurare chi gli stava accanto, in un momento tanto difficile, tramite foto e video, accompagnati da frasi del tipo:

«Dedicata a tutti gli amici di papà che gli danno forza coi loro messaggi e commenti... ma anche a quei "leoni da tastiera" che sostengono sia morto o addirittura lo insultano sul web solo per creare un po' di traffico, che pena che fate!»

«Hey l'estate sta finendo, e mancate un sacco, ma tranquilli sto per tornare, per ora vi saluto! Ma ricordate che ci sono 😁👍🏻»

https://www.facebook.com/watch/?v=1476286552408888&extid=CL-UNK-UNK-UNK-AN_GK0T-GK1C&ref=sharing<br>

«Ciao a tutti ragazzi! Oggi è un giorno speciale! Papà ha superato con successo l'operazione alla gamba alla quale si è sottoposto! E ci ha chiesto di filmarlo mentre, a modo suo 😁, ringrazia tutte le persone che ogni giorno gli ricordano quanto gli vogliono bene! Grazie mille a tutti! ❤️»

https://www.facebook.com/watch/?v=1203040909830494&extid=CL-UNK-UNK-UNK-AN_GK0T-GK1C&ref=sharing<br>

«❤️❤️❤️ qualcuno oggi festeggia! Bentornato a casa 😁»

e ancora «Ci tengo a rassicurare tutti gli amici, mi avete scritto in tantissimi e voglio dirvi che, nonostante il momento difficile, papà è felice e sta bene (questo è lui che si fa i selfie 😂)! Non può dirlo a voce, ma se potesse vi inviterebbe a combattere, a tenere duro per superare tutto! E che gli mancate! #iorestoacasa»

Si passa poi ai tipici momenti padre-figlio, per menzionarne qualcuno:

«AUGURIIII!!!OGGI E' UN GIORNO SPECIALE!!! IL MIO FANTASTICO PAPA' COMPIE 60 ANNI!!!! TANTI TANTI AUGURIIIIII!!!!!»

https://www.facebook.com/watch/?v=977138542420733&extid=CL-UNK-UNK-UNK-AN_GK0T-GK1C&ref=sharing<br>

«Serata in famiglia con servizio fotografico 😂😂😂😂»

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0CCVhiggggRHRPQQjbsatUDLx4HdsvSRAX2qojQukBU3kZLdQQeGXMDzFquvYafLUl&id=740246442776612

«Papà dormiamo insieme sta notte?

Sorride per le foto ma appena ho messo via il telefono mi ha scacciato 😂😂😂 a lui piace stare comodo 🤗»

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0yAyk1QXencoN8mW9CWF4ErdFf9PifLjTGHAYjUhuoRSPA758FkLjnbaw8t1ywg15l&id=740246442776612

«Lo so, non sono il figlio migliore del mondo, ma quando sorridi mi rendi felicissimo❤️❤️❤️ #smile #summer #riccione #happy #daddy»

«Ci siamo concentrati troppo spesso sulle nostre differenze, invece di pensare a quante cose ci accomunano.»

Il giovane, condivise anche un ricordo in memoria di Fabrizio Frizzi, nel giorno della sua dipartita, il 26 marzo 2018, era un grande amico di suo padre.

«Un ricordo davvero felice in un giorno davvero triste, Fabrizio ci hai lasciati, ma non eravamo ancora pronti... ricordo benissimo quando al compleanno di papà hai cantato "hai un amico in me" scatenando in tutti i presenti fortissime emozioni. ❤️»

https://www.facebook.com/watch/?v=1295517407249510&extid=CL-UNK-UNK-UNK-AN_GK0T-GK1C&ref=sharing

"Ciao Fabrizio,

La nostra amicizia durerà per sempre!

Il tuo amico Bruno"

A Gianluca, ora non resta altro, che portare avanti gli insegnamenti del proprio papà.

UN'AMICIZIA INDIMENTICABILE

Bruno Arena e Massimo Cavallari, si conobbero alla fine degli anni 80.

In un'intervista doppia rilasciata alle Iene, Max affermò: "nessuno è spalla e nessuno è comico", mentre Bruno: "tutti e due".

Ciò si può notare dal grande legame che i due avevano, anche lontano dagli schermi, che li ha portati a restare uniti fino alla fine.

Max c'è sempre stato nei momenti difficili per l'amico, come testimoniato anche dalle numerosissime fotografie che li ritraggono insieme, uniti e felici, nonostante tutto.

Da ricordare la fotografia che li ritrae insieme, il 6 agosto, accompagnata dalla didascalia: "Buona sera a tutti !!!!!! Buon sabato sera !Un abbraccio fico a tutti !!!Bruno e max".

Il suo saluto sui social, in occasione della dipartita, sulla pagina FACEBOOK dei Fichi d'India: "Ricordati di prendere la valigia, con le parrucche ed il microfono..... Ti aspettano per far ridere i grandi. Arrivederci. Ti amerò per sempre."

Max ha condiviso inoltre, svariati messaggi di cordoglio e ci ha annunciato che: "Bruno la sala di Zelig la chiameranno Bruno Arena ...Grazie" .

BRUNO LASCIA LA MOGLIE, I FIGLI GIANLUCA E LORENZO, L'AMICO FRATERNO MAX E TUTTI I SUOI CARI, ALL'ETÀ DI 65 ANNI

- di Anita Pascarella